Altavalle, regole più semplici per accedere al bonus natalità
Altavalle. Presto ci saranno dei chiarimenti, e forse qualche novità, nel disciplinare che regola il bonus natalità di 500 euro destinato alle famiglie residenti nel comune di Altavalle. O almeno è...
Altavalle. Presto ci saranno dei chiarimenti, e forse qualche novità, nel disciplinare che regola il bonus natalità di 500 euro destinato alle famiglie residenti nel comune di Altavalle. O almeno è la previsione emersa giovedì scorso dal consiglio comunale social, dopo la presentazione delle modifiche di semplificazione del bonus. In altre parole, l’amministrazione comunale ha rilevato la difficoltà delle famiglie nell’interpretare alcuni tecnicismi scritti nel regolamento per beneficiare dell’incentivo. «Il bonus natalità, da non confondere con il bonus bebè, è stato introdotto un anno fa - ha ricordato il sindaco Matteo Paolazzi - con la volontà di dare delle risorse per incentivare le nascite e contribuirne ai costi per i primi tre anni. A patto che le spese vengano effettuate nelle “botteghe” di Altavalle». Per lo più, ha fatto presente il primo cittadino, si tratta di modifiche ad alcuni termini e dell’introduzione di due nuovi articoli, uno sui tempi di rilascio del buono, l’altro sulla spesa della famiglia per poter aderire. Che poi sono i nodi cardine della questione.
Il primo articolo, spiegato e poi letto dall’assessora Caterina Fassan, chiarisce che il cittadino deve arrivare entro l’anno ad una spesa di almeno 500 euro, che poi presenterà all’ufficio ragioneria per la rendicontazione e la conseguente liquidazione sul conto. «Prima il regolamento - ha spiegato l’assessora - prevedeva che se il primo e il secondo anno di nascita del bambino si usufruiva del buono ma senza coprire la quota dei 500 euro, non veniva data la possibilità di proseguire per il secondo e terzo anno. Questo è stato tolto, quindi se il primo e il secondo anno non si arriva a spendere e rendicontare 500 euro, l’anno dopo si può comunque avere la possibilità di usufruire del bonus». Soprattutto su quest’ultima parte, sono arrivate osservazioni e proposte dai consiglieri, secondo cui va incentivata la spesa più che l’accumulo.
Sul tema degli acquisti, è stata proposta l’introduzione di un elenco dei prodotti per la prima infanzia, o comunque riguardanti puramente la vita familiare strettamente legata a nascita e crescita del bambino, conteggiati nell’incentivo.
Per le famiglie provenienti da altri comuni, con bambini sotto i tre anni, è stato spiegato che il contributo verrà dato una volta ottenuta la residenza. Ora, le modifiche verranno riproposte in giunta, e poi nel consiglio comunale di fine novembre per la votazione. D.B.