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In Trentino Alto Adige scoperti 221 evasori totali e quasi 1300 lavoratori irregolari

Il bilancio degli ultimi 17 mesi della Guardia di Finanza: 367 denunce per reati fiscali, Iva non pagata per 133 milioni di euro



TRENTO. Nel 2023 e nei primi cinque mesi del 2024 le attività di contrasto all'evasione fiscale della Guardia di finanza del Trentino Alto Adige hanno consentito di recuperare a tassazione oltre 255 milioni di euro di base imponibile ai fini delle imposte dirette (quasi 127 milioni in Trentino e 128 in Alto Adige) e circa 133 milioni di Iva evasa (13 milioni in Trentino e 120 milioni in Alto Adige).

In Alto Adige l'Iva evasa deriva dalla scoperta di due ingenti frodi "carosello", la prima nel settore dei prodotti di cartoleria e per stampanti, la seconda nel settore dell'edilizia. Parte dei risultati in materia di imposte dirette derivano da 22 interventi in materia di fiscalità internazionale che hanno consentito di recuperare a tassazione 57,8 milioni di base imponibile. Sono stati individuati reati fiscali che hanno consentito di denunciare 367 responsabili (153 in Trentino e 214 in Alto Adige), di cui 10 arrestati, e di sequestrare circa 58 milioni di euro (4,5 in Trentino e 53,5 in Alto Adige) di profitto di evasione.

Sul territorio regionale sono stati scoperti 221 evasori totali (116 in Trentino e 105 in Alto Adige), esercenti attività di impresa o di lavoro autonomo completamente sconosciuti al fisco, e 1.290 lavoratori in "nero" o irregolari (472 in Trentino, 818 in Alto Adige). In materia di accise, i controlli sulle merci introdotte nel territorio nazionale in evasione d'imposta hanno permesso di sequestrare oltre 33 tonnellate di prodotti petroliferi di contrabbando in transito in regione. 













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