SCUOLA

In primavera il "concorsone" per 600 professori

La giunta ha deciso di anticipare i tempi per tenere le selezioni per le medie e le superiori in contemporanea con quella a livello nazionale. Molte le graduatorie esaurite e i prossimi pensionamenti aumenteranno le esigenze



TRENTO. È deciso, il concorsone per le scuole secondarie del Trentino si terrà a primavera, in contemporanea, o quasi, con quello da 50 mila posti che si svolgerà a livello nazionale. L’assessore provinciale all’Istruzione Mirko Bisesti spiega che decisione è arrivata per vari motivi e il primo è quello di evitare che il concorso potesse diventare la seconda scelta per gli esclusi al concorso nazionale.

Come si ricorderà, la finanziaria a livello nazionale aveva trovato le risorse per stabilizzare 50 mila precari della scuola secondaria, ovvero scuole medie e scuole superiori. In Provincia di Trento si pensava di rinviare al prossimo anno il concorso perché in primavera erano già previste le selezioni pubbliche per la scuola dell’infanzia, il cui bando è appena uscito, per la scuola primaria e per gli assistenti amministrativi. Ma l’accelerazione a livello nazionale ha spinto la Provincia ad agire di conseguenza.

In questi giorni gli uffici del Dipartimento della Conoscenza stanno mettendo a punto i dettagli. Si stanno facendo i conti sui posti a disposizione, come spiega il dirigente Roberto Ceccato. Si tratta di conti piuttosto semplici, dal momento che si devono calcolare i pensionamenti dei prossimi tre anni. L’anno scorso, anche a causa dell’introduzione di quota 100, i docenti che sono andati in pensione sono stati 400. Nei prossimi anni non ci saranno più questi numeri, ma si stima che a concorso andranno dai 500 ai 600 posti. Il dettaglio dipenderà molto dalle singole graduatorie. Quello che è certo è che sono graduatorie già esaurite da un pezzo e altre in esaurimento. Mancano insegnanti di molti materie tecniche e scientifiche, ma anche docenti di italiano e storia alle scuole medie. 













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