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I “ragazzi del ‘64” non si arrendono: in settembre il nuovo raduno degli ex studenti Iti

Ogni dieci anni i diplomati dei tre indirizzi si ritrovano grazie all’impegno di Maurizio Passerotti: «Siamo vicini agli ottanta, questo potrebbe essere l’ultimo...


Daniele Peretti


TRENTO. Loro sono i “ragazzi del ‘64”, quelli che hanno ottenuto il diploma nei tre indirizzi (elettrotecnica, meccanica e edile) dell’Istituto Tecnico Industriale che allora aveva sede in corso Buonarroti, dove oggi ci sono le scuole medie Manzoni.

In quell’anno il Bologna vinceva il suo ultimo scudetto e la nazionalizzazione dell’energia elettrica – nacque l’Enel – innescò un’accesa polemica politica. Erano gli anni del boom economico e loro vissero all’università, quasi tutti a Padova, il ‘68. Erano gli anni in cui nascevano le Brigate Rosse e Trento ebbe un ruolo importante nella loro formazione ed alcuni di loro si ritrovarono inconsapevolmente vicino a Renato Curcio e Mara Cagol.

Storie da raccontare. Da allora Maurizio Passerotti è stato il promotore del ritrovo decennale dei diplomati dei tre indirizzi: “Siamo stati anche più di ottanta e quando il prossimo 16 settembre ci ritroveremo per il sessantennale saremo poco più di venti”.

Emerge una traccia di malinconia, subito rigettata da una punta d’orgoglio quando dice: “Penso proprio che questo sarà il nostro ultimo incontro, ormai siamo quasi tutti vicino agli ottant’anni, però sa una cosa? In quegli anni alle Iti andavano solo i figli degli operai che studiavano con sacrifici anche pesanti da parte delle famiglie. Bene ritrovarsi anni dopo dirigenti, imprenditori, liberi professionisti, generali vuol dire che abbiamo riscattato la classe operaia trentina”.

Non solo, scorrendo i nomi di chi parteciperà al ritrovo, direi che avete anche contribuito a costruire il boom economico trentino. “E’ vero, posso dire con orgoglio che siamo stati tra i protagonisti di quegli anni. Del resto l’indirizzo elettrotecnico all’epoca era il futuro e poi noi abbiamo avuto una grande fortuna”. Quale? “ Quella di avere come insegnanti i migliori professionisti trentini. L’Iti era una scuola popolare, ma il valore degli insegnanti era altissimo. Noi avevamo voglia di conoscere, prima ancora che studiare e i risultati sono stati indiscutibili”.

Nei prossimi giorni racconteremo la storia dei protagonisti del ritrovo del 16 settembre a Villa Madruzzo per una giornata che avrà nella tarda mattinata un momento conviviale mentre al pomeriggio si tornerà a scuola: “Abbiamo ancora la curiosità di vedere i nuovi laboratori, ma anche la voglia di visitare quelli vecchi. Incontreremo i vertici della scuola, ma anche gli studenti”. Maurizio Passerotti conclude con una certezza: “Sarà una giornata bellissima”.













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