Il Bim del Chiese si spacca sul nuovo dipendente

Borgo chiese Acque agitate (di nuovo) al Bim del Chiese. Giovedì sera l’assemblea dei delegati si è spaccata sulla modalità con la quale andare a sostituire dipendente che da oggi inizierà a lavorare...




Borgo chiese Acque agitate (di nuovo) al Bim del Chiese. Giovedì sera l’assemblea dei delegati si è spaccata sulla modalità con la quale andare a sostituire dipendente che da oggi inizierà a lavorare in Comunità di Valle delle Giudicarie. Cinque delegati, compreso il presidente Severino Papaleoni, hanno votato per individuare il sostituto tramite un bando di mobilità rivolto alle amministrazioni pubbliche, facendo così passare in secondo piano la graduatoria già esistente in seno al Bim, opzione questa che secondo i delegati di Storo e Castel Condino Lara Gelmini e Remo Andreolli sarebbe stato opportuno invece utilizzare per scegliere il nuovo dipendente.

Secondo Papaleoni la scelta effettuata dall’ente da lui presieduto sarebbe pienamente giustificata:«L’anno scorso a maggio avevamo assunto tramite concorso una dipendente, la quale però ne ha vinto di recente un altro in Comunità di Valle, posto che ha deciso di accettare – spiega Papaleoni – si è dunque posto il problema di come sostituirla e ieri sera i delegati del Bim del Chiese hanno scelto a maggioranza di cercare il dipendente che la dovrà sostituire tramite un bando di mobilità, ovvero verificando se ci siano dipendenti delle amministrazioni pubbliche che intendano trasferirsi da noi. Nel caso nessuno si dica disponibile provvederemo a scorrere la graduatoria che abbiamo al Bim. Specifico che ci siamo mossi in questo senso sulla scorta del parere di 2 segretari comunali e del referente del Consorzio dei Comuni trentini che si occupa di questo genere di pratiche».

Di diverso avviso la delegata di Storo Lara Gelmini, che spiega così le ragioni del suo dissenso:«Già nel corso dell’assemblea del 16 gennaio avevo espresso la mie perplessità di fronte alla delibera presentata dal presidente per l’approvazione del bando di mobilità per ricoprire la posizione che si sarebbe liberata da lì a poco. Appurato ieri dalla segretaria che la scelta tra scorrimento della graduatoria e mobilità è assolutamente discrezionale per l’ente, credo si debba guardare l’interesse attuale del Bim che è di sostituire celermente la risorsa. Per questo ritengo che l’indizione di un bando di mobilità, che per legge deve rimanere aperto almeno 30 giorni, non sia la scelta migliore da intraprendere».

S.M.













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