È nata la super Cassa Rurale che unisce l’Ovest Trentino
La fusione. I soci delle Rurali Giudicarie Valsabbia Paganella e Adamello Brenta hanno detto sì in 2119, l’84% dei 2527 votanti. A settembre l’atto ufficiale, dal primo ottobre diventerà operativa
Storo. Votando a larghissima maggioranza i soci della Cassa Rurale Giudicarie Valsabbia Paganella approvano la fusione fra il loro istituto di credito e la Cassa Rurale Adamello Brenta, che a sua volta aveva espresso analogo indirizzo solo 2 giorni fa. È la fine di un epoca e l’inizio di una storia nuova. Si era parlato molto della possibilità che la fusione venisse bocciata. Numeri alla mano si può tranquillamente dire che si era trattato di suggestioni prive di fondamento.
Per l’assemblea straordinaria che doveva decidere sulla fusione hanno votato 2527 i soci tramite il sistema del rappresentante designato. Di questi 2119 (84%) hanno votato per la fusione, 229 si sono espressi contro (9%), 126 (5%) si sono rifugiati nell’astensione e 53 non hanno espresso alcuna preferenza.
Per quanto riguarda invece l’assemblea ordinaria, che a questo punto diventa ufficialmente l’ultima della Cassa Rurale Giudicarie Valsabbia Paganella, il Rappresentante Designato si è espresso per conto di 1062 soci. Approvato il bilancio di 5,8 milioni senza nessun contrario: 96% i soci favorevoli, 3% gli astenuti, 1% i non votanti. Confermata la destinazione di 1.000.000 di euro a fondo beneficenza per la realizzazione di tutte le iniziative di mutualità a favore di soci, associazioni, imprese e giovani del nostro territorio. L’assemblea ordinaria ha inoltre confermato la quota agevolata per favorire l’ingresso dei giovani nella compagine sociale: 70 euro anziché 140 euro.
Riguardo alle cariche sociali confermati gli amministratori Sandro Diprè per Saone, Luca Martinelli e Giuliano Orlandi per le Giudicarie Esteriori, Mara Ceriotti per la Valsabbia e Eduino Gabrielli per la Paganella. Nel collegio sindacale confermato il presidente Sergio Toscana, il sindaco effettivo Giovanni Frattaruolo e nominati sindaci supplenti Giorgio Cimarolli e Aurelio Bizioli.
Questo il commento del presidente della Cassa Giudicarie Valsabbia Paganella, Andrea Armanini. «Un risultato importante che da il via ad un cambiamento che definirei storico. I soci ci hanno dato fiducia: a noi ora il compito di proseguire questo percorso con responsabilità, con l’obiettivo di creare una nuova Cassa Rurale solida dal punto di vista bancario e capace di rispondere in modo proattivo ai bisogni del proprio territorio, sia per quanto riguarda gli aspetti economici che per quanto riguarda gli aspetti sociali e culturali, mantenendo e ampliando il nostro modello del “fare la Cassa Rurale».
La nuova banca nata dalla fusione riunirà tutte le Giudicarie, si chiamerà “La Cassa Rurale Adamello Giudicarie Valsabbia Paganella” e avrà numeri competitivi: 17.167 soci, 254 dipendenti in 44 filiali, un patrimonio di 158.776.000 euro e un potenziale di circa 56 mila clienti. Col via libera di ieri restano ora solo gli ultimi passi formali. A settembre la firma dell’atto di fusione e dal 1° ottobre scatterà l’operatività.