val di fassa 

«Lupo, la Provincia trovi soluzioni efficaci» 

Il conseier de Fascia preoccupato per i ritrovamenti quotidiani di carcasse di animali



FASSA. «Lupi: è sempre emergenza». Lo afferma, in una nota stampa, Mario Deluca, conseier de procura del Comun general de Fascia, componente del comitato tecnico forestale della Provincia.

«Non ne posso più di rimanere inerme di fronte a un numero spaventoso di ritrovamenti quotidiani di carcasse di caprioli e mufloni - scrive Deluca - Basti pensare che, solo a Penia, i rinvenimenti superano la sessantina e che purtroppo tanti non lo dichiarano per paura o altro. Al Ciampac, poco sotto il mio rifugio, si può notare quasi una strage in mezzo alla strada: caprioli addirittura camosci sviscerati come fossero dilaniati da una bomba, pezzi di fegato e altro ben visibili».

«Ma dove siamo arrivati se non si può neanche più foraggiare qualche mangiatoia in un inverno così nevoso? Tanti animali muoiono di fame e il lupo fa il resto, tempo due anni saremo a raccogliere escrementi del lupo e nient’altro. Si sono verificati episodi di avvicinamento di lupi con la rogna nei paesi, anche vicino a bambini - vedi asilo di Canazei - e tre notti fa un lupo dormiva accanto al magazzino di una abitazione. Come si fa a non aver paura? Non solo, gli abitanti di Penia da luglio dello scorso luglio non passeggiano più lungo il bellissimo fiumiciattolo del paese, inoltre i cani - il mio come quelli degli allevatori della valle - avvertono il pericolo, sono sempre agitati e manifestano strani comportamenti», spiega ancora Deluca.

«Penso che chi appoggia questa situazione debba girare i boschi per vedere la strage di animali. Non ccredo che gli ambientalisti sarebbero lieti di vedere o sentire le urla (io le o sentite) di piccoli mufloni e giovani caprioli mangiati vivi: è una cosa tremenda! Non si può più permettere questo massacro d’animali - spiega il conseier de procura -. Prego tutti di fare qualcosa, soprattutto di segnalare la presenza del lupo e il ritrovamento di carcasse, senza temere quella parte di politica che tollera questo scempio».

«I pastori degli alpeggi aspettano risposte per la stagione estiva, tanti allevatori terranno i propri capi in stalla invece di popolare i nostri alpeggi seguendo tradizioni antiche e alimentando il turismo interessato alla vita e alle produzioni in quota. Sono sempre più numerosi i visitatori delle malghe che, con gioia, possono consumare prodotti d’alpeggio completamente naturali come cento anni fa (jogurt, formaggi, miele e altro ancora)»

«Mi chiedo la Val di Fassa sarà ancora un’attrazione turistica di primo livello per alpeggi, rifugi, alberghi e prodotti tipici? Non solo l’estate ma anche l’inverno visto che gli sciatori, sentite le notizie sui lupi, chiedono se c’è pericolo. E il pericolo c’è! Nella mia zona non si vedono più passare gli sci alpinisti? Se non si interviene velocemente, dove andremo a finire? La Provincia ha il dovere di dare risposte in merito e trovare soluzioni efficaci», conclude il conseier Mario Deluca.













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