moena 

Il gestore dell’Hotel Maria: «All’asta solo gli immobili»

MOENA. «La gestione dell’Hotel Maria è in affitto alla nostra società dal primo settembre 2015 e fino al 31 agosto 2025: ad essere messo all’asta è l’immobile dell’albergo, non la sua gestione»....



MOENA. «La gestione dell’Hotel Maria è in affitto alla nostra società dal primo settembre 2015 e fino al 31 agosto 2025: ad essere messo all’asta è l’immobile dell’albergo, non la sua gestione». Danilo Franzoni precisa così la notizia pubblicata ieri dal Trentino sull’albergo della val di Fassa che rischia di andare all’asta il 29 novembre, a partire dalla cifra record di nove milioni e 800 mila euro: «Ma è una situazione che si potrebbe risolvere prima – precisa l’imprenditore – visto che da circa tre anni sono in corso delle trattative con gli istituti di credito: comunque è un aspetto che riguarda soltanto la società proprietaria degli immobili e non la nostra società di gestione, quella della mia famiglia, che comunque continuerà a gestire l’albergo almeno fino al 31 agosto 2025».

L’Hotel Maria è uno degli alberghi più importanti di Moena, ma nel 2015 è stato sottoposto a un atto di pignoramento. «Da quando la mia famiglia è subentrata nella gestione dell’hotel – dice Franzoni – il giro d’affari è raddoppiato e i clienti sono in costante aumento. Il nostro gruppo occupa più di cinquanta addetti, pari al 2% della popolazione residente a Moena, e gestisce anche una pasticceria: sono tutti posti di lavoro che non sono assolutamente in pericolo. Appunto perché la nostra gestione è sempre stata oculata e ha permesso un costante sviluppo del giro d’affari».













Scuola & Ricerca

In primo piano

Economia

Industria trentina: prosegue il calo delle assunzioni, allarme dei sindacati

I dati di ottobre dell'Agenzia del lavoro segnano un -13,8%, nei primi dieci mesi dell’anno i nuovi contratti nel manufatturiero sono scesi dell’8,9% rispetto allo stesso periodo del 2023. La perdita è compensata da posti meno qualificanti nel commercio e nell'agrcoltura. Cgil Cisl Uil chiedono alla Provincia misure più mirati e efficaci per aiutare il settore in sofferenza