Detenuto aggredisce una poliziotta e tenta di baciarla
Il grave episodio è successo nel carcere di Spini di Gardolo. L’agente è sotto shock, indignato il Sindacato autonomo polizia penitenziaria
TRENTO. Un detenuto addetto alle pulizie della Caserma agenti del carcere di Spini di Gardolo a Trento - dove si trova in regime di articolo 21, cioè ammesso al lavoro all'esterno - ha prima aggredito e poi tentato di baciare una poliziotta che, libera dal servizio, era nella sala lavanderia della struttura per stendere dei panni.
La denuncia è del Sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe), che critica la mancata predisposizione di unità di controllo e vigilanza del detenuto addetto alle pulizie.
"La collega, comprensibilmente sotto shock, ha vissuto una esperienza incredibile ed allucinante ed a lei va tutta la nostra solidarietà e vicinanza", afferma il segretario provinciale di Trento, Massimiliano Rosa. La solidarietà è arrivata anche dal segretario nazionale Donato Capece.
"La collega ha chiesto al detenuto, che si stava apprestando a lavare per terra, di consentirle l'accesso per stendere ed evitare quindi di passare sul pavimento bagnato. Questi si è fermato e, mentre la poliziotta si è abbassata per prendere i panni dalla bacinella, l'ha proditoriamente afferrata per un braccio, trascinandola verso di sé e tentando di baciarla", prosegue Rosa.
La poliziotta è però riuscita a divincolarsi e così sfuggire alla presa dell'uomo, che subito si è allontanato. Per il Sappe "è grave che la direzione del carcere trentino non abbia predisposto la figura del 'casermiere', ossia un poliziotto che segua i detenuti ammessi a svolgere attività lavorativa nella caserma agenti, anche in considerazione del reato di cui si è macchiato lo straniero", si legge ancora nella nota del Sappe.