L’intervista

Cles, Cevapčići di Ivica Ristovic: “Nessuno merita di essere affamato”

Un piatto tipico dei Balcani nel cuore della Val di Non. Questa è stata l’idea di Ivica Ristovic: “La ricetta adattata ai gusti locali”, “Ecco chi sono i nuovi poveri”


Daniele Peretti


CLES. I cevapcici – tipico piatto dei Balcani – nel cuore della Val di Non. E’ in piazza Cesare Battisti che Ivica Ristovic ha aperto il “suo “Cevapčići” a colpire rima ancora il profumo speziato e la scritta che compare sulla porta d’ingresso: “Se hai fame, ma non hai soldi, un panino caldo te lo offro. Pagherai quando li avrai, ma anche se non lo paghi è lo stesso. Nessuno si merita di essere affamato”.

Ivica ci spiega il perché di questa frase?
“L’ho vista in Serbia e mi ha colpito perché se tutti ci aiutassimo si eviterebbero tanti problemi. Invece purtroppo, è molto più facile godersi in solitudine quello che si ha”.

Le è capitato di offrirlo qual panino?
“Non ancora, ma ci sono state persone che mi hanno chiesto aiuto. Sa chi sono i nuovi poveri? I padri separati, sono questi i nuovi poveri. Al contrario qualche aspirante bulletto ci ha provato, ma l’ho preso per un braccio e gli ho detto che tra scarpe e giubbotto aveva indosso tranquillamente 400 euro e quindi non era il caso che provasse a prendermi in giro”.

Com’è nata l’idea di aprire “Cevapčići”?
“Nella mia vita ne ho fatte di tutti i colori. Fino a pochi mesi fa andavo in giro col camion, prima ancora ho commerciato legna, ho aperto un negozio di materassi, ma erano attività che non mi soddisfavano. Per questo ho deciso di portare in Val di Non un cibo tipico della mia terra anche se sono a Cles da quando avevo tre anni”.

Difficile aprire?
“Non ce l’avrei mai fatta senza l’aiuto di tutti. Anzi ci tengo a ringraziare gli artigiani di Cles che conoscendomi, mi hanno fatto dei prezzi non di favore, ma da familiari”.

Ha aperto il 18 dicembre, un primo bilancio?
“Soddisfatto anche se ho dovuto adattare la ricetta originale dei cevapčići, ai gusti locali. Si tratta però di un piatto che conoscono in molti e lo definirei anche un piatto internazionale ed è per questo che nel mio ristorante vengono in tanti. Non uso carne di maiale, la griglia è a carbonella ed alla fine è un piatto molto buono che piace”.













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