GUIDA ALLE BIRRE

Birrifici trentini premiati con due "bottiglie" e due "fusti"

Il verdetto della Guida alle birre d’Italia 2019 di Slow Food. Bottiglia a Birrificio BioNoc' e a Birrificio Rethia, fusto a Birra Di Fiemme e Birrificio Val Rendena. Al Batzen di Bolzano la prestigiosa "chiocciola"



TRENTO. E' uscita la Guida alle birre d’Italia 2019 di Slow Food. Sono 597 i produttori presi in esame dai gruppi di assaggiatori che hanno battuto l’Italia schedando 2.650 birre ed esaminandone molte di più.

Come si afferma sulla pagina Facebook "Annuario Trentino della Birra", "il Trentino ne esce complessivamente bene, in crescita rispetto allo scorso anno. I riconoscimenti attribuiti ai birrifici nella Guida sono tre: la bottiglia, il fusto e la chiocciola. Ci manca la chiocciola; ne sono state attribuite in tutto 27 e una sola è arrivata in regione, a Batzen di Bolzano. Sono invece due le bottiglie (40 in tutt’Italia) e due i fusti (47 in tutto): bottiglia a Birrificio BioNoc' e a Birrificio Rethia, fusto a Birra Di Fiemme e Birrificio Val Rendena. Va sottolineato che bottiglia e fusto premiano la qualità complessiva del birrificio e sono riservate a produzioni di alto livello, sia su birre più complesse (bottiglia), sia su birre più semplici (fusto)".

"Come i birrifici, anche le birre hanno i loro riconoscimenti nella Guida: birra quotidiana (piacevole ed equilibrata), grande birra (da non perdere e assaggiare almeno una volta) e birra slow (non solo di grande qualità, ma anche narrazione di un birraio e di un territorio, punto di riferimento per il mondo della birra italiana). Come birre quotidiane si affermano Asgard (Birrificio Pløtegher) Larix (Birra Di Fiemme), Cioch (Birrificio Leder), Alta Vienna (Birrificio BioNoc'), Helles e Weizen (Birrificio Val Rendena) e Froggy Hops (Birra del Bosco)".

"Veniamo alle grandi birre: torna Birrificio Pløtegher con Nevik, c’è Birra Barbaforte con la Quadro, ci sono la Selvatica di Agribirrificio Maso Alto, Birrificio Leder con la Ginevra, Birrificio BioNoc' con la Staion, Birra Pejo con l’Aqvila e Birra del Bosco con la Rockets to Russia in collaborazione con Birrificio Rethia che a sua volta realizza una doppietta: Maria Mata e Wild Side. Di birre slow, il Trentino ne porta a casa una sola, importante: la Lupinus di Birra Di Fiemme. In definitiva - si conclude sulla pagina Facebook "Annuario Trentino della Birra" - sembra che la Guida certifichi in qualche modo il crescente peso del mondo brassicolo trentino nel panorama nazionale e questo non può che far piacere spronando a lavorare ancora, di più e meglio, per la nostra bevanda prediletta".













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