A Emanuelli il premio Marchetti La Sat di Arco festeggia i suoi soci
ARCO. «Un momento interamente dedicato ai soci, che ogni giorno, con le loro molteplici attività di volontariato, togliendo tempo alla famiglia e a sé stessi, si fanno cuore e anima di una delle...
ARCO. «Un momento interamente dedicato ai soci, che ogni giorno, con le loro molteplici attività di volontariato, togliendo tempo alla famiglia e a sé stessi, si fanno cuore e anima di una delle sezioni più attive e vive del Trentino». Così Massimo Amistadi, presidente della Sat di Arco, riassume la serata di venerdì in cui, con l’occasione dello scambio di auguri natalizi, soci e simpatizzanti delle diverse sezioni si sono ritrovati per ricordare chi nel corso dell’anno è venuto a mancare e per premiare chi da anni lavora per la società satina e per la comunità intera.
Dopo un minuto di silenzio, in cui l’intera sala delle feste del Casinò si è raccolta per commemorare i soci non più presenti, l’attenzione si è dunque spostata su coloro che, per dirlo ancora con le parole di Amistadi, «sono parte di questa grande famiglia, vivace ma al tempo stesso - grazie alla guida del nuovo direttivo, con cui lavoro fianco a fianco - esperta». «È dalla loro fatica e passione, infatti - continua il presidente della Sat Arco - che nascono le molteplici attività del gruppo, in ambito escursionistico, alpinistico, culturale e sociale: dalle uscite sul territorio, ai cori, al gruppo podistico e la Scuola Prealpi, fino ad arrivare alla gestione della Baita Cargoni e la cura del Bosco Caproni, per citarne sono alcune». Un lavoro solerte che è stato condensato in un cortometraggio proiettato per le centinaia di presenti, a cui sono seguite le premiazioni per i tesserati più “longevi”.
Oltre ai 25 anni di attività di numerosi soci, sono stati quindi celebrati traguardi importanti, come la presenza ininterrotta per 50 anni di Antonio Giovanazzi, il lavoro di 70 anni di Renzo Carneschi, e l’instancabile operosità di chi fa parte della Sat Arco da un tempo ancora più lungo: Bruno Angelini, Remo Giovanazzi, Giuliana Angelini e Giancarlo Emanuelli. A quest’ultimo, inoltre, è stato affidato anche il “Premio Marchetti”, riconoscimento a cadenza triennale per coloro che si sono distinti particolarmente nell’impegno a favore della sezione.
«Giancarlo si è infatti, oltre che per la sua attività alpinistica e alla sua profonda conoscenza delle montagne - ha spiegato il presidente Amistadi al momento della consegna - ha avuto anche l’intuizione di prevedere lo sviluppo delle falesie del Colodi ed è stato autore della prima guida delle “Vie di roccia e grotte dell’Alto Garda” e del libro “Arco e la Sat”».
Presenti, per rendere omaggio, oltre all’amministrazione comunale e al vicepresidente della Comunità di Valle Carlo Pedergnana, anche il presidente della Sat Trentino Claudio Bassetti, il vicepresidente della sezione di Riva Rosanna Giacomolli, e don Franco Torresani.
Brindisi e saluti sono stati infine allietati dal canto dei due cori giovanili “Coro Primavera” e “Corale Livia”, nonché dal “Coro Castel”.
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