La dinastia della famiglia Renna domina il vento con il windsurf
Vela e passione. I quattro fratelli - Jacopo, Riccardo, Nicolò e Sofia - stanno seguendo le orme di papà Vasco e mamma Gabriella, gareggiando e vincendo per il Circolo Vela Torbole
Alto garda. Torbole è ormai sinonimo di windsurf in tutto il mondo e quando si parla di windsurf viene subito in mente la famiglia Renna: dall’esperienza di papà Vasco e mamma Gabriella è nato il Vasco Renna Windsurf Center portato avanti anche grazie alla passione dei figli Jacopo (1998), Riccardo (2000), Nicolò (2001) e Sofia (2004) tutti atleti del Circolo Surf Torbole che hanno fatto di questo sport e di questo territorio la loro vita. In questo periodo di “fuori stagione” sono impegnati in un ritiro di allenamenti in Sardegna.
Il windsurf è un affare di famiglia. Come hai iniziato? Ti sei mai sentito “obbligato”?
Jacopo: Essendo nato e vissuto a Torbole uno dei centri più importanti al mondo per il windsurf con un papà con un’importante carriera alle spalle direi che è stato quasi naturale avvicinarmi a questo sport poi però l’ho scelto per la vita.
Riccardo: La passione è nata fin da piccolo, grazie all’attività sia sportiva che didattica di mio padre, il mio futuro era già segnato. Talvolta mi sono sentito forzato, ma l’ho sempre fatto volentieri.
Nicolò: A me è sempre piaciuto il windsurf e non mi sono mai sentito obbligato però diciamo che la famiglia ha aiutato molto a farmi iniziare.
Sofia: fin da piccola vedevo tutti intorno a me andare in windsurf: mio papà, i miei fratelli e la maggior parte delle persone che conoscevamo. Così è stato per me naturale avvicinarmi a questo sport che mi ha prima divertito e poi appassionato.
Avete rivalità tra di voi? Chi ti aiuta di più?
Jacopo: Di sicuro non rivalità, ma una buona dose di sportività, di solito sono io che aiuto gli altri.
Riccardo: Non chiamerei “rivalità” quello che c’è tra noi fratelli, ci supportiamo a vicenda, cerchiamo sempre di darci una mano e trovare assieme nuove “strategie” per vincere assieme. Ognuno di noi è uno stimolo per l’altro per fare sempre meglio.
Nicolò: Nessuna rivalità. Ci aiutiamo sempre l’un l’altro sia in acqua che a terra.
Sofia: I miei fratelli sono sempre stati il mio punto di riferimento volevo riuscire anch’io a fare bene come loro. Non c’è mai stata rivalità anche perché regatiamo in classifiche separare, ma è certo che il loro esempio mi ha guidato e stimolato.
Una tua grande vittoria.
Jacopo: Secondo posto al campionato europeo U17 slalom che era una delle mie prime esperienze internazionali ed è stato un podio veramente stimolante per me e per la mia crescita.
Riccardo: Come risultato il bronzo al campionato europeo dell’anno scorso in Turchia. È stata una grande vittoria per me, tutti i miei sforzi ed allenamenti sono stati ripagati. A livello di soddisfazione personale sono grato ogni giorno per poter fare ciò che amo.
Nicolò: Aver potuto rappresentato l’Italia alle Olimpiadi giovanili.
Sofia: Non ho ancora una vittoria che considero più grande delle altre. Ogni volta è una grande gioia salire sul podio ed è sempre il frutto di un intenso lavoro di preparazione.
Una tua grande sconfitta.
Jacopo: Non c’è mai stata nella mia carriera una grande sconfitta, ma sicuramente alcuni obiettivi mancati che mi hanno però spinto a lavorare di più per migliorare.
Riccardo: Neanch’io ho una sconfitta in particolare. Spesso gareggiando ad alto livello è difficile arrivare nei primi posti, ma ogni volta si impara qualcosa dai migliori. Mai abbattersi!
Nicolò: Aver mancato il podio al mondiale in casa, fermandomi al quarto posto.
Sofia: La sconfitta c’è quando ti alleni tanto per una regata e poi le cose non vanno come vorresti. Il nostro sport essendo legato a tante varianti è un rischio sempre presente. Ogni prova di ogni regata ha una storia a sé.
Cosa sogni per il futuro?
Jacopo: Continuare ad andare in windsurf, allenarmi, fare regate internazionali dando sempre il meglio di me e completare i miei studi universitari con la magistrale in scienze motorie.
Riccardo: Le Olimpiadi del 2024 con la nuova classe IQ foil per la quale mi sto allenando. Ho tre anni per dare il meglio e poi si vedrà!
Nicolò: Dopo le Olimpiadi giovanili sicuramente punto alle Olimpiadi di Parigi 2024.
Sofia: Voglio fare bene sulla tavola foil. Ho iniziato da poco, ma mi diverte moltissimo.