«Alba Chiara continua a fare del bene»
I genitori della giovane tennese uccisa dal fidanzato hanno creato un fondo per aiutare le donne vittime di violenza
TENNO. Il dolore non se ne andrà mai. Impossibile lenire una sofferenza così grande. Si può solo cercare di venirci a patti, conviverci, contrapporre al buio della disperazione la luce della speranza. La stessa luce che esprimeva il sorriso di Alba Chiara Baroni, la giovane di Tenno uccisa dieci mesi fa dal fidanzato Mattia Stanga. Oggi i suoi genitori, la mamma Loredana e il papà Massimo, assieme alla sorella Aurora e ai tanti che le volevano bene, sono impegnati ad affrontare, ogni giorno, il dramma della perdita e per riuscire in questo sforzo immane hanno deciso di farsi portatori di un messaggio di pace e bontà, nel nome di Alba Chiara, mettendo in campo una serie di iniziative volte ad aiutare le donne che sono vittime della violenza degli uomini. «Se alla fine, con questo nostro sforzo, saremo stati in grado di aiutare anche una sola donna allora sentiremo di aver reso proficuo questo progetto e felice la nostra Alba Chiara», spiega Massimo Baroni affiancato da Emanuela Skulina, che gestisce alcuni progetti per conto della Famiglia Materna di Rovereto, la Fondazione che si occupa di aiutare le donne in pericolo o difficoltà. «Il problema più grosso non è superare l’emergenza - spiega la giovane rivana laureata in sociologia - bensì affrontare il dopo, quando si è di fronte ad una nuova vita che può far paura». Massimo, Loredana e Aurora hanno deciso di creare un fondo (“Progetto Alba Chiara”) per dare un supporto alle donne bisognose di aiuto. «Abbiamo ragionato sul da farsi - spiega il papà di Alba Chiara - e alla fine si è deciso di affidarci a chi già opera, e bene, in questo campo. Non avevamo la forza e le capacità per fare da soli». Chi fosse intenzionato a contribuire può già versare la somma che ritiene sul conto corrente della “Amici di Famiglia Onlus”, l’associazione dei volontari di Famiglia Materna. Ecco l’iban: IT52E0521620800000000002007. Nella causale deve indicare solamente il nome di Alba Chiara, contribuendo così a rendere indelebile il ricordo della giovane strappata violentemente alla vita.
A portarsi appresso il nome e il ricordo di Alba Chiara è anche Sandro Chistè, il trentino che da qualche giorno ha iniziato (dal Brennero) il suo cammino che lo porterà fino a Palermo, dove arriverà il 30 giugno. Domenica era alla Campana dei caduti di Rovereto dove ha incontrato Massimo (amico di vecchia data), Loredana e Aurora. «Gli abbiamo dato la maglia gialla del torneo di hockey su prato dell’anno scorso e la foto di Alba Chiara che avrà con sé anche il 27 maggio quando arriverà in piazza San Pietro a Roma per l’Angelus del papa». Chistè camminerà tutta l’Italia facendosi portatore di un messaggio di pace e amore, in primis verso le donne. Per presentare le iniziative intitolate ad Alba Chiara è stata organizzata una serata che si terrà domenica 20 maggio, alle 20.30, al teatro di Tenno. «Alba Chiara ci ha dato la forza di trasformare ciò che è successo in qualcosa di positivo». Massimo e la sua famiglia sono un esempio per tutti.