Fauna

Il Comitato Papi e la teoria complottista: «Verificare se i fungaioli morti fuggivano da orsi»

In una lettera al Commissario del Governo e alla giunta, si chiede anche di «raccogliere eventuali tracce biologiche nella zona dei decessi»



CALDES. Il Comitato «Insieme per Andrea Papi», con una lettera firmata dal suo presidente Pierantonio Cristoforetti, chiede al Commissario del Governo e alla Provincia di indagare sulla morte di fungaioli ed escursionisti, nei boschi del Trentino, rilanciando un’ipotesi complottista che circolava già.

La lettera ha come oggetto una «Richiesta urgente per ulteriori azioni di verifica delle cause dei numerosi incidenti con esiti mortali accaduti a danno di cercatori di funghi o persone che frequentano il bosco», il titolo è abbastanza autoesplicativo su quello che è poi il contenuto della lettera. 

«Negli ultimi anni pare di poter affermare che il numero di persone che perdono la vita in montagna durante attività di raccolta funghi od altro, sono sempre più numerose ed inspiegabili , tenuto conto che si tratta spesso di persone che conoscono benissimo l’ambiente in cui perdono la vita in quanto lo frequentano da moltissimo tempo, molti sono i cittadini che si interrogano su tali accadimenti.

Si ritiene – continua Cristoforetti – che una possibile causa di detti incidenti possa essere imputata anche all’incontro con esemplari di orso ed in tale circostanza , le persone , ovviamente spaventate, cercando di scappare, posson cadere in dirupi o canaloni o comunque trovare ostacoli che ne causano la perdita della vita».

Poi la richiesta: «Tenuto conto di queste possibilità, non proprio remote, valutata la concentrazione di orsi nelle nostre Valli si ritiene di sottoporre alla vostra autorevole valutazione l’opportunità di attivare monitoraggi puntuali nelle aree circostanti i luoghi dove si manifestano questi eventi luttuosi per raccogliere eventuali tracce biologiche che possano condurre alla presenza di orsi , possibile causa indiretta degli incidenti» è la richiesta siglata dall’Ing. Pierantonio Cristoforetti.













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