Il premio Sat 2024 conferito a chi si è distinto per rispetto e gratitudine verso la montagna
I vincitori sono Marco Albino Ferrari, Giannandrea Mencini e Mario Curnis. Il presidente di giuria, Bassetti: «Accanto a un impegno di denuncia dei rischi, legati allo sfruttamento senza limiti delle risorse, ci ricordano che viviamo un’emergenza che richiede una presa di coscienza collettiva»
TRENTO. La Casa della Società degli alpinisti tridentini (Sat) ha ospitato ieri, venerdì 3 maggio, la cerimonia di premiazione del Premio Sat 2024, uno dei momenti più attesi dell’edizione in corso del «Trento Film Festival».
A ricevere il prestigioso riconoscimento sono stati coloro che si sono distinti in cultura e ricerca scientifica, attività sociale e solidarietà, attività alpinistica: Marco Albino Ferrari (Giornalista professionista, scrittore, sceneggiatore e divulgatore) per l’attività culturale e la ricerca scientifica. Giannandrea Mencini ( giornalista d’inchiesta, appassionato di montagna e di alpinismo) per l’attività sociale e solidarietà e Mario Curnis (alpinista celebre per le numerose spedizioni nelle Ande e in Himalaya).
Claudio Bassetti, presidente di giuria: «Anche quest’anno abbiamo trovato un filo che lega le persone premiate. Ciascuno nel proprio campo di attività ha evidenziato un atteggiamento di attenzione, rispetto e gratitudine nei confronti della montagna e dei suoi molteplici ambienti. Accanto a un impegno di denuncia dei rischi reali, legati allo sfruttamento senza limiti delle risorse, i nostri premiati ci ricordano che viviamo un’emergenza ambientale e climatica che richiede una presa di coscienza collettiva, un’assunzione di responsabilità nei confronti sia del posto in cui abitiamo, sia dell'intero Pianeta».