L’esperienza di Martina Vitti: «Un buon taglio parte dalla fiducia reciproca»
L’esordio da parrucchiera in un salone di Trento, poi la scelta di mettersi in gioco a Gazzadina, dove è titolare del Salone Mavi
GAZZADINA. Come si può tranquillizzare un bambino che ha paura di farsi tagliare i capelli? Si cerca di scoprire cosa gli piace. Se la sua risposta è «i camion» e lavori a Gazzadina, il gioco è fatto. Sedia in mezzo al cortile e mentre lui si distrae con i tanti mezzi pesanti di passaggio, la "fatina dei capelli" li taglia.
«In quel caso la soluzione è stata semplice - risponde Martina Vitti, titolare del Salone Mavi di Gazzadina - ma ci sono anche casi in cui devo fare il taglio col bambino in piedi o bimbi che vengono a trovarmi più volte prima di decidersi. A me piacciono molto, la pazienza non mi manca e così prima o poi una soluzione si trova».
Martina Vitti ha 32 anni e il 26 marzo del 2016 ha deciso di aprire il suo salone a Gazzadina, una frazione di nemmeno 600 abitanti. Dopo la chiusura della Famiglia Cooperativa, oltre a lei c'è solo lo storico Bar Trattoria Gadotti.
Una scelta decisamente coraggiosa.
Sono della vicina frazione di Cortesano e la zona mi piace tantissimo.
C'è verde, tranquillità e siamo attorniati dalle montagne.
Un paesaggio da sogno. Quello che è certo è che da qui non me ne andrò mai. Essendo nata a marzo, aprire la mia attività nello stesso mese era già un buon segno.
D’accordo, ma ci vogliono anche i clienti.
Per fortuna non mancano. Sono di età trasversali, ci sono anche molti uomini e per i bambini sono diventata un punto di riferimento. Poi c'è il passaparola, la gente si trova bene e allora viene da me anche da Sardagna e Monte Terlago.
Dopo il diploma e l'abilitazione è stata dipendente di un salone nel rione San Martino per otto anni. Poi ha scelto Gazzadina.
Ho avuto la fortuna di trovare un locale con parcheggio sulla strada, così anche chi passa mi vede. Nel tempo ho solo adattato gli orari. Orario continuato solo al sabato con chiusura anticipata, perché è giusto che anch'io abbia qualche ora per rilassarmi. Se non sono tranquilla trasmetto l'ansia alle clienti. Il giovedì chiudo alle 20 per permettere anche a chi lavora di venire in salone in settimana e poi si è dimostrato un orario molto gradito alla clientela maschile che è decisamente in crescita.
Mettersi in proprio era un suo sogno oppure è stata una decisione presa nel tempo?
Conservo ancora un biglietto che avevo scritto quando avrò avuto una quindicina di anni, dove fissavo le tappe della mia vita: la patente, la macchina e lavorare in un salone mio.
Cosa le piace di più del suo salone?
Due cose. La prima sono le pareti che ho voluto colorate con tinte diverse per non avere il solito colore unico che per me fa monotonia e ben poca allegria. La seconda sono la linea di prodotti per i capelli bio a chilometro zero realizzati in Umbria con quanto raccolto nei campi.
Per i bambini è la "fatina dei capelli" ?
Ho un bel rapporto con tutti, talvolta costruito con difficoltà. Il bambino, quando ha paura, può fare dei movimenti improvvisi per questo bisogna iniziare a tagliare quando è tranquillo e il tempo che ci vuole per conquistare la sua fiducia non è tempo perso.
Ha ricevuto qualche richiesta particolarmente originale?
Succede spesso con le tinte. Mi chiedono i capelli blu, viola, mi è arrivata anche la richiesta di una testa metà nera e metà viola. Oppure le creste colorate, ma ho anche il test di compatibilità.
Di che cosa si tratta?
Di armocromia: l'insieme cromatico di occhi, pelle e capelli che porta a identificare i colori maggiormente in armonia con le caratteristiche della persona.
C'è un cliente che ricorda con piacere?
Si, il primo. Era la vigilia dell'apertura del negozio, l'inaugurazione l'avrei fatta in seguito, stavo ancora allestendo gli espositori quando alla porta bussa un signore. Voleva fissare un appuntamento, s'immagini con l'agenda completamente vuota quanto mi abbia fatto piacere quella richiesta. Oggi è ancora un mio cliente. In quei momenti avevo più dubbi che certezze, poi c'era la paura di aver sbagliato nel lasciare il posto da dipendente: quella persona mi ha dato coraggio, confermando sin da subito che la scelta del salone unisex era quella giusta.
Per lei cosa rappresentano i capelli?
Li paragonerei ad una pianta che ha bisogno di attenzioni per crescere sana. Bisogna saperli osservare perché da loro si possono avere le prime tracce di un malessere fisico. Non sono per nulla secondari nella valutazione globale della salute personale.
Con un'attività ancora giovane, quali sono i progetti per il futuro?
Partiamo da una certezza: Gazzadina sarà sempre Gazzadina e da qui non ci si muove. Poi mi piacerebbe ampliare l'attività partendo dall'assunzione di una dipendente con cui proporre qualcosa di nuovo, come la manicure.
Martina Vitti e la sua dichiarazione d'amore per Gazzadina. Poco importa che tra Meano e Vigo Meano ci siano altri tre saloni e che la frazione abbia pochi abitanti e servizi, per me questa frazione è un piccolo paradiso.