Sci-alpinismo in notturna, che passione

Gli oltre 400 partecipanti della Su-per-Lusia confermano il grande successo del circuito “Dolomitisottolestelle”


di Maurizio Di Giangiacomo


TRENTO. Nate come fenomeno dopolavoristico, perché gli agonisti più che di sera non possono allenarsi, le gare sci-alpinismo in notturna stanno riscuotendo un successo sempre crescente. Clamoroso, in tal senso, il caso della “Su-per-Lusia - Su-per-Danilo” organizzata la settimana scorsa dall’Us Dolomitica di Predazzo sul percorso dal Castelir al rifugio Passo Lusia, sempre nell’ambito del fortunatissimo circuito Dolomitisottolestelle: l’anno scorso gli atleti al traguardo furono 318, quest’anno ben 405, con un incremenento del 30%!

Più che di un movimento in crescita, è giusto parlare di fenomeno. «Sicuramente – spiega Claudio Deflorian, dirigente della Dolomitica e membro del consiglio direttivo di Dolomitisottolestelle – Va detto che la Su-per-Lusia è una delle più facili, con una sola salita e senza discese: arrivati in cima gli sci-alpinisti si scaldano bevendo un the, si rivestono e tornano a valle, se è necessario anche con l’ausilio delle motoslitte. Ma ciò non toglie che anche alle gare più impegnative, accanto a quei 100/150 agonisti, ci sia un gran numero di veri amatori che vi prendono parte per il puro gusto di partecipare».

Il fenomeno come nasce?

«Ormai ci sono tante piste che hanno il percorso alternativo da sci-alpinismo in mezzo alle piante, fuoripista ma non troppo. E comunque qui a Predazzo i valligiani che, soprattutto alla domenica, non amano sciare in mezzo alla folla e optano per lo sci-alpinismo sono sempre di più. Da questo a prendere parte alle gare in notturna, con il frontalino, il passo è breve».

C’è un’osmosi dal fondo?

«Quello dei fondisti resta un mondo a sé stante – aggiunge Deflorian – Ma, almeno in Val di Fiemme, la stagione del fondo per la maggior parte degli appassionati “muore” con la Marcialonga. Passata quella, sono tanti i fondisti che si danno allo sci-alpinismo».

L’attrezzatura per i principanti ha dei costi importanti?

«Diciamo che con 600/700 euro per sci e attacchi, 400 per gli scarponi e 50/60 per le pelli si può tranquillamente gareggiare. Poi ovviamente ci sono quelli che per lo scarpone di ultimissima generazione, che pesa meno di una scarpa da passeggio, sono pronti a spendere fino a 1.700 euro, ma parliamo di una cinquantina di agonisti supertecnologici – conclude Deflorian – I più prendono parte alle nostre gare con un’attrezzatura che era al top qualche anno fa. In pochi, invece, si presentano al via con sci, scarponi e pelli dei vecchi tempi: quella è la maniera migliore per smettere subito».

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