La Wada chiede per Jannik Sinner una squalifica di uno o due anni
L'Agenzia antidoping fa appello contro l'assoluzione del tennista di Sesto Pusteria nella vicenda Clostebol: "Assenza di colpa o negligenza non è corretta ai sensi delle norme vigenti"
LONDRA. La batosta arriva mentre Jannik Sinner è in campo agli ottavi di finale del torneo di Pechino contro Safiullin (sotto di un set). L'agenzia mondiale antidoping (Wada) ha fatto appello al Tas (Tribunale di arbitrato dello sport) contro l'assoluzione di Jannik Sinner in relazione al caso Clostebol. Lo fa sapere la stessa Wada con un comunicato in cui sottolinea che "la constatazione di 'assenza di colpa o negligenza' non è corretta ai sensi delle norme vigenti", e chiede per il n. 1 del mondo uno stop da uno a due anni.
Il caso di doping che ha coinvolto il tennista altoatesino, assolto dalla Itia (International Tennis Integrity Agency) è cominciato quando si è saputo, dopo i Giochi di Parigi a cui Sinner non aveva preso parte per una tonsillite, che lo stesso Sinner era risultato positivo il 10 marzo, durante il torneo di Indian Wells. Tracce del metabolita del clostebol, ovvero quello che rimane dopo che la sostanza proibita è stata metabolizzata nell'organismo ma non ancora completamente espulsa, erano emerse anche in un secondo controllo effettuato fuori dal torneo otto giorni dopo. In entrambi i casi Sinner si era appellato con successo contro la sospensione provvisoria che scatta in queste situazioni e ha potuto così continuare a giocare. Il numero 1 del mondo aveva spiegato di essere venuto a contatto con il clostebol per contaminazione.
La sostanza è infatti contenuta nel Trofodermin, farmaco da banco in Italia utilizzato per trattare una piccola ferita del suo allora fisioterapista, Giacomo Naldi, che aveva effettuato in quei giorni massaggi e altri trattamenti a Sinner, il quale poi lo ha licenziato dopo che il caso è venuto alla luce. Quanto al n. 1 del mondo, in più occasioni, anche dopo aver vinto gli US Open, aveva espresso la propria amarezza rivelando di essere stato condizionato dalla vicenda e di averla superata "con l'aiuto di chi mi è stato sempre vicino".
Il comunicato pubblicato sul sito della Wada con l'Agenzia antidoping che fa appello contro l'assoluzione di Sinner nella vicenda Clostebol: "L'Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) conferma di aver presentato giovedì 26 settembre un ricorso alla Corte Arbitrale dello Sport (CAS) per il caso del tennista italiano Jannik Sinner, giudicato da un tribunale indipendente dell'International Tennis Integrity Agency (ITIA) senza colpa o negligenza per essere risultato positivo per due volte al clostebol, una sostanza proibita, nel marzo 2024. La WADA ritiene che la constatazione di “assenza di colpa o negligenza” non sia corretta ai sensi delle norme vigenti”.
”La WADA chiede un periodo di ineleggibilità compreso tra uno e due anni. La WADA non chiede la squalifica di alcun risultato, salvo quella già inflitta dal tribunale di prima istanza. Poiché la questione è ora pendente davanti al CAS, la WADA non farà ulteriori commenti in questo momento".