Il Trofeo Topolino ricorderà Rolly Marchi

Sci alpino. Detassis e il compianto “padre” della kermesse: «Con quel cappello da cowboy i ragazzi lo osannavano»



TRENTO. Inconfondibile, a precedere la sfilata di apertura con in testa il suo cappello da cowboy e lo zaino sulle spalle, ma non solo, era spesso anche in pista e dal parterre incitava i giovani sciatori. L’edizione 2014 del Trofeo Topolino sci alpino (dal 10 al 15 marzo prossimi a Folgaria) sarà la prima senza il suo “papà” Rolly Marchi, senza colui che 55 anni or sono fece scoccare una scintilla che ancora oggi brilla forte nel cielo dello sport per ragazzi. Nell’aprile del 1958 il primo Trofeo accolse poco più di un centinaio di ragazzini, anche sotto gli 8 anni di età. Marchi era responsabile a tutti gli effetti. Con lui, in veste di presidente, c’era Mike Bongiorno e l’idea della manifestazione era nata quasi per caso, da un incontro dei due sulle piste da sci valdostane. Nessuno allora immaginava che di lì a poco il trofeo marchiato Disney si sarebbe trasformato nel maggior evento giovanile sugli sci al mondo.

«Volevamo regalare ai bambini la gioia di una competizione vera», disse un giorno il giornalista trentino originario di Lavis scomparso a 92 anni qualche giorno fa. E così andò, con praticamente tutti i campioni del circo bianco di ieri e di oggi transitati almeno una volta sulle nevi topoliniche.

Torniamo però al grande cappello all’americana che Rolly Marchi indossava quasi come segno di riconoscimento, probabile retaggio del periodo militare trascorso con l’esercito statunitense in Sicilia durante la seconda guerra mondiale. «Non potevi non vederlo con quel cappellone nero, era fantastico e i bambini lo osannavano», dice Mauro Detassis, presidente del Trofeo Topolino sci alpino, in sella dal 1989 e per «una vita», come dice lui stesso, anche a capo dello Sci Club Trento. «Erano i primi anni Sessanta – continua Detassis – con Franco de Pilati si organizzava il Gigantissimo della Marmolada e fu allora che conobbi Rolly Marchi. Quando poi, 24 anni fa, mi proposi come organizzatore del Trofeo Topolino, era logico che lui diventasse presidente onorario. Era stato l’ideatore e il motore della manifestazione, fino a qualche anno fa è sempre stato presente durante le gare, al fianco dei giovani sciatori che arrivavano sul Bondone, ma anche a Pinzolo, Madonna di Campiglio o in Val di Sole».

Arrivavano e arrivano ancora oggi da tutta Italia e da tutto il mondo per vivere un’esperienza dove l’agonismo e gli aspetti prettamente sportivi si legano al puro divertimento e alla gioia di stare insieme a coetanei di ogni parte del mondo, con cui condividere tradizioni, il fascino del gioco e, in definitiva, il piacere di sciare. «Un grande incontro internazionale tra ragazzi che incita ai veri valori che sono dell’uomo e per l’uomo», lo definì anche Tone Valeruz, al cancelletto del Trofeo Topolino di Sci Alpino nel 1964. «È proprio così – aggiunge ancora Detassis – il Trofeo Topolino è unico in questo senso, che è poi quello che Rolly Marchi mise in pista fin da principio e che intendiamo portare avanti ancora per molto. Nel 2014 tagliamo il traguardo delle 53 edizioni e a Folgaria sarà di sicuro una gran festa».

Con ogni probabilità ci sarà anche un momento speciale in memoria di “papà” Rolly, «forse durante la cerimonia di apertura – conclude Detassis – perché è giusto che il Trofeo Topolino ricordi con affetto il suo creatore». Anche perché sarà davvero impossibile dimenticarlo, con il suo grande cappello da cowboy, alla guida dei suoi giovani sciatori sulle piste trentine.

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