Il ribaltone di Pogacar: è suo il Tour
Trento. Domani Tadej Pogacar compirà 22 anni. Salvo imprevisti, lo farà con il proprio nome impresso a fuoco nell’albo d’oro del Tour de France. Il nuovo fenomeno del ciclismo mondiale ha stravolto...
Trento. Domani Tadej Pogacar compirà 22 anni. Salvo imprevisti, lo farà con il proprio nome impresso a fuoco nell’albo d’oro del Tour de France. Il nuovo fenomeno del ciclismo mondiale ha stravolto ogni pronostico nella cronoscalata decisiva (36,2 chilometri da Lure a La Planche des Belles Filles) e ha strappato di dosso la maglia gialla al connazionale Primoz Roglic, che prendeva il via con 57” di vantaggio.
Questa volta non c’erano tattiche di mezzo, non c’erano Dumoulin e Van Aert a dettare il ritmo in salita. C’erano soltanto il cronometro e le forze rimaste nelle gambe. Ancora molte per Pogacar, che ha chiuso in 55’55” all’incredibile media di 38,84 km/h. Molte meno per il suo rivale, quinto a 1’56” e costretto alla resa, preceduto dai compagni di squadra Van Aert (quarto a 1’31”) e Dumoulin, secondo a 1’21. Nel mezzo l’australiano Richie Porte che, grazie al terzo posto di giornata, è balzato sul podio della classica generale. Settimo e primo degli italiani Damiano Caruso (a 2’29”).
Oggi c’è la passerella conclusiva ai Campi Elisi, dove ci sarà la festa di Pogacar, il secondo più giovane vincitore di sempre alla Grande Boucle dopo Henry Cornet, che nel 1904 trionfò a 10 giorni dal ventesimo compleanno.
Ieri, intanto, il c.t. Davide Cassani ha comunicato i nomi dei 10 corridori che porterà ai Mondiali di Imola, di cui 8 saranno titolari e 2 riserve. Tra i 10 c’è il perginese della Trek Segafredo Nicola Conci. Rimarrà fuori invece l’altro trentino Gianni Moscon. L.F.
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