Il meglio del ciclismo  agli Oscar delle due ruote 

Ciclismo. Il tradizionale e prestigioso premio è stato vinto per la terza volta di fila dal club di Stefano Casagranda Una rassegna tra le più longeve che il nostro giornale porta avanti con grande orgoglio e sentita da tutto l’ambiente


Daniele Magagnin


BORGO VALSUGANA. – Il tradizionale galà delle due ruote del Trentino Alto Adige si è svolto anche quest'anno presso l’Oratorio Bellesini di Borgo Valsugana. Con una grande festa è calato il sipario sulla 59esima edizione delle Targhe Augusto Egger-Ugo Zucchermaglio, gli Oscar del pedale promossi dai quotidiani Alto Adige e Trentino ed è stata archiviata la stagione ciclistica su strada 2018, con lo sguardo proiettato sull'ormai prossima annata agonistica.

Una tradizione

A fare gli onori di casa il caposervizio sport Valentino Beccari, insieme al presidente del Veloce Club Borgo, l'ex professionista Stefano Casagranda. Il vice sindaco, facente funzioni, Enrico Galvan ha portato i saluti dell'amministrazione comunale, orgoglioso di vedere il “suo” Veloce Club per la terza volta sul gradino più alto del podio a squadre.

Casagranda padrone di casa

Stefano Casagranda con soddisfazione ha sintetizzato il “fenomeno Borgo”: “Siamo una società che lavora con impegno e dedizione e il terzo successo di fila nelle Targhe Egger-Zucchermaglio è motivo di grande soddisfazione, oltre che il premio alla costanza di tutti: atleti, tecnici, dirigenti volontari. E' l'anno del record di tesserati per il V.C. Borgo e di un'attività che spazia in tutte le categorie giovanili. Nel 2018 Thomas Capra ha fatto la differenza, ma il contributo di tutti gli altri è stato determinante nel processo di crescita della società. Sperare di vedere qualcuno ai livelli di Matteo Trentin sarebbe troppo, mi basterebbe che qualcuno ripercorresse le orme di … Stefano Casagranda. Oltre ai risultati ci preme l'ambiente sano e stiamo lavorando per un ciclodromo e sulla promozione in senso lato della sicurezza”.

Il numero uno del Coni

Parole di elogio sono arrivate dalla presidente del Coni trentino, Paola Mora e dai direttori di Trentino e Alto Adige. Alberto Faustini, all'ultima uscita pubblica come direttore del Trentino (continua a dirigere l'Alto Adige e da ieri è anche direttore responsabile de L'Adige) ha ricordato la figura di Augusto Egger e quella di Ugo Zucchermaglio, giornalista di lungo corso, “notaio” delle Targhe Egger per tanti anni. Da quando se ne è andato gli Oscar del ciclsmo protano anche il suo nome. Prima di consegnare i fiori alla vedova ha ricordato: “Nel mio ufficio c'è una foto con Ugo che conservo gelosamente come insegnamento e importanza di costruisce memoria. Ugo Zucchermaglio ha insegnato molto a tanti con i suoi modi, le sue parole incisive e la sua grande passione per il giornalismo sportivo”. Paolo Mantovan, alla prima uscita da direttore del Trentino ha sottolineato il valore del ciclismo: “E' lo sport dell'intelligenza: insegna a sapersi gestire da soli e in squadra”. Poi le premiazioni, alla presenza dei presidenti della Fci di Bolzano e Trento, Nino Lazzarotto e Dario Broccardo. Grande protagonista Thomas Capra, l'esordiente classe 2005 del V.C. Borgo, vittorioso ventuno volte nel 2018, secondo assoluto a livello nazionale. Tra gli esordienti del secondo anno il premio è andato a Riccardo Galante (Grafiche Zorzi Storo), mentre in campo femminile l'ha spuntata Sara Piffer (Velo Sport Mezzocorona), tra gli allievi Elia Tovazzi (Cc Forti e Veloci) e Elisa Tonelli (Team Trentino), tra gli juniores Edoardo Zambanini (Campana Imballaggi) e Veronica Zaninelli (Gs Mendelspeck), tra gli under 23 Samuele Zambelli (Carnovali Cipollini).

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