Gli azzurri del ciclismo studiano il Mondiale in Val di Sole

Nibali e i nostri Trentin e Moser al mini-ritiro di Malè, alla vigilia del Trofeo Melinda tricolore



È iniziata ieri sera a Malé la lunga volata della Nazionale del ct Davide Cassani verso la rassegna iridata di Ponferrada, che avrà nel weekend tricolore del Trofeo Melinda una prima importante tappa di avvicinamento. Nel gruppo dei venti papabili azzurri convocati dal ct per il raduno in Val di Sole ci sono anche Matteo Trentin e Moreno Moser. Il primo in cerca di conferme dopo la splendida vittoria nella sesta tappa del Giro di Svizzera, che gli ha regalato il pass per il Tour de France. Il secondo in cerca di riscatto dopo una prima parte di stagione decisamente sotto le attese.

«La prima vittoria della stagione (la prima individuale dopo la cronosquadre della Tirreno-Adriatico, ndr) è arrivata al momento giusto – spiega Trentin – È la ciliegina sulla torta del lavoro svolto recentemente in America, che mi ha permesso di conquistare il posto in squadra per il Tour de France. Lo scorso anno in Francia vinsi una tappa, la mia vittoria più bella. Tornerò al Tour per supportare Cavendish nelle volate e Kwiatkowski in classifica generale. L'obiettivo è fare bene quello che mi verrà chiesto e di sfruttare al massimo le eventuali occasioni che dovessero presentarsi».

Sognando un'altra Lione. Intanto è arrivata anche la convocazione in azzurro. «Sono contento di prendere parte a questo raduno – continua Trentin – La convocazione fa sempre piacere: significa che il nuovo ct mi considera un corridore da tenere sotto osservazione. Come sempre, farò del mio meglio, poi vedremo. La strada verso il Mondiale è ancora lunga».

Sabato, come tutti gli azzurrabili, Trentin sarà al via del Melinda tricolore. «La condizione è buona, ma vedremo. L'arrivo non fa sicuramente per me – conclude il borghigiano della Omega Pharma Quick Step – È la prima volta che partecipo a questa corsa, quindi non so bene cosa aspettarmi. Il campionato italiano è una gara strana. C'è chi, come me, corre con un solo compagno di squadra (Brambilla, ndr) e chi, invece, ne ha dieci. L'anno scorso, a dire il vero, Santaromita aveva solo Ballan al suo fianco. Quindi... mai dire mai».

Mai dire mai anche per Moreno Moser, chiamato a riscattare una prima parte di stagione sottotono e un Giro d'Italia privo di acuti. Il 23enne di Palù di Giovo ha età, numeri e qualità dalla sua, pronto a tornare a raccogliere applausi con la sua proverbiale sparata, quella che due anni fa gli regalò cinque vittorie alla prima annata tra i professionisti. Anche Moreno fa parte del gruppo azzurro e domenica sarà al via del trofeo Melinda, una corsa che ben si addice alle sue caratteristiche. Assieme a Trentin e Moser, prendono parte al raduno anche Agnoli, Nibali, Battaglin, Bongiorno, Brambilla, Cataldo, Cattaneo, Colbrelli, De Marchi, Felline, Formolo (in sostituzione dell'assente Modolo), Gatto, Nizzolo, Pirazzi, Pozzato, Vanotti e Visconti. Lo stage della Nazionale inizia oggi con una sessione d'allenamento mattutina sulle strade che assegneranno il titolo tricolore, mentre nel pomeriggio ci sarà una lezione didattica, con lo scopo di analizzare i dati ricavati dai sopralluoghi effettuati a Ponferrada. Domani le ultime pedalate in gruppo, con la conferenza stampa di Vincenzo Nibali e del ct Cassani (ore 14.30 nella sala convegni della Cassa Rurale di Rabbi e Caldes a Malé) che chiuderà la tre giorni in azzurro.













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