Giorgio De Tisi apre le danze del San Martino a porte chiuse
Rally. Domani le tre prove speciali Manghen, Val Malene e Gobbera da ripetere due volte Il roveretano scatterà per primo con la sua Fiesta Wrc Plus: anche la cerimonia senza pubblico
San martino di castrozza. Un Plus valore per il Rallye San Martino. La Ford Fiesta Wrc di ultima generazione con cui il “camperista” roveretano Giorgio De Tisi, navigato da Rudy Pollet, aprirà le danze a ogni giro di valzer. Decisione logica dell’organizzazione per dare modo alla maxi cavalleria (400hp) del turbocompressore di sfogarsi davanti a tutti senza patemi. Poi a distanza di almeno 3 minuti lo start della n. 1, la Hyundai i20 R5 di Luca Rossetti e Manuel Fenoli, battistrada dei 106 equipaggi della sfida moderna. Last but not least, cioè dietro ma con uguale onore, le dame a quattroruote dell’Historique, parata vintage iniziando dalla Lancia Stratos Hf di Tony Fassina e Marco Verdelli, primi l’anno scorso e smaniosi di ripetersi.
Ieri giornata di ricognizioni con cielo azzurro e il meteo promette bel tempo stabile sino a fine corsa, tutta concentrata domani su due giri di tre prove speciali: “Manghen” (22,01 km, start ore 9:47 e 14:47), “Val Malene” (11,77 km, start 10:56 e 16:06), “Gobbera” (7,19 km, start 11:46 e 16:46). Arrivo e premiazioni alle 17:45, cerimonia a porte chiuse come tutto il Rallye in formato Covid.
San Martino che doveva essere la prova conclusiva del Ciwrc, invece la pandemia ha rimescolato le carte, costretto a ridurre a quattro le tappe della corsa scudetto. San Martino quindi crocevia tricolore dopo Alba (le altre due gare sono Elba e Due Valli), che ha detto delle legittime ambizioni scudetto di Rossetti, Corrado Fontana (Hyundai i20 Wrc) e Simone Miele (Citroen Ds3 Wrc), mentre il campione in carica Luca Pedersoli (Citroen Ds3 Wrc) dovrà assorbire una partenza ad handicap, non avendo preso punti nell’appuntamento piemontese dove si è divertito a giocare “una tantum” al volante di una Hyundai i20 Wrc Plus. Idem Andrea Nucita (Hyundai i20 R5), il quale però ad Alba ha rimediato un ritiro subito alla prima prova per una toccata, senza riuscire perciò a testare fino in fondo la sua vettura.
Historique carico di suggestioni con Tony nel mirino di Paolo Nodari, Agostino Iccolti, Lorenzo Delladio (Porsche 911 Carrera), Tiziano Nerobutto (Opel Ascona 400) e l’immancabile Giorgio Costenaro (Lancia Stratos Hf). Auto d’epoca che continuano a far sognare, mentre i conduttori hanno sempre una preoccupazione in più: evitare graffi e bernoccoli alle preziose carrozzerie, meno che mai fratture, visto e considerato quanto le “protesi” siano sempre più difficili da reperire sul mercato.