Caso Schwazer, l'udienza al Tas slitta al 4 di agosto
Iaaf contraria alla sedura d'urgenza del 27 luglio. Donati: "Vogliono solo impedire ad Alex di andare a Rio"
BOLZANO. Il caso di Alex Schwazer con tutta probabilità non verrà più discusso a Losanna con l’arbitrato inizialmente fissato per mercoledì 27 luglio bensì si trascinerà fino in Brasile, a pochi giorni dall’inizio delle Olimpiadi di Rio de Janeiro. L’AGI apprende che l’arbitrato dovrebbe essere tenuto dalla commissione ad hoc del Tribunale Arbitrale dello Sport presente in sede olimpica il 4 agosto. Contraria alla data del 27 luglio si è detta l’Associazione internazionale di atletica leggera che ha affermato la decisione dell’audizione d’urgenza del Tas come «udienza irrituale».
La Iaaf, l’associazione internazionale delle federazioni di atletica leggera, ha inviato una lettera al Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna dicendosi contraria alla sua partecipazione all’udienza d’urgenza che il Tas aveva concesso al marciatore italiano Alex Schwazer fissando come data di inizio il 27 luglio. La Iaaf ha sostenuto che la procedura proposta dal Tas è «irrituale». Il caso Schwazer, quindi, si dovrebbe risolvere a Rio de Janeiro il 4 agosto in occasione dell’udienza davanti alla divisione apposita del Tribunale Arbitrale dello Sport che dal 25 luglio sarà operativa nella sede olimpica. Non è ancora certo se Schwazer, l’allenatore Sandro Donati e l’avvocato Brandstaetter dovranno obbligatoriamente presenziare sul posto oppure potranno sostenere le loro ragioni intervenendo in teleconferenza da Bolzano.
«La Iaaf si è tirata indietro dall’udienza del 27 dicendo che non vogliono nemmeno testimoni e nemmeno il dibattito. Con questa lettera inviata al Tas, che ci aveva dato l’opportunità di difenderci, la Iaaf ha fatto capire chi davvero comanda - dice all’AGI, Sandro Donati, allenatore di Alex Schwazer e storico paladino della lotta al doping -. Hanno precisato che preferiscono il rito breve, quindi con poche domande. Noi, invece, volevamo esprimere tutte le nostre contestazioni, come, per esempio, la stranezza del viaggio delle urine di Alex e tutta la serie di ritardi commessi dalla Iaaf. Questa è una storia di cani che non si mordono tra di loro poichè anche per Losanna è lampante che la Iaaf fino ad oggi non ha fatto altro che impedire il diritto alla difesa ad Alex. Coloro che già da un anno con calunnie ed insinuazioni hanno preparato il piano della Iaaf, ora si fregheranno le mani e spero che tutti gli altri si rendano conto, con questo atto finale della Iaaf, di quali siano le intenzioni di questa organizzazione: impedire a Schwazer, in qualsiasi modo, di partecipare alle Olimpiadi. Questa è una giustizia sbilanciata. Adesso chi si preoccupa dell’aspetto economico per i soldi che Alex ha dovuto spendere per allestire la difesa a Losanna e adesso a Rio?. Questa è una pantomima. Ci resta una sola speranza, le indagini della magistratura ordinaria. Sono sicuro che se verranno trovati i responsabili, questi pagheranno fino all’ultimo centesimo».