Arianna, podista pasticcera che sogna la maglia azzurra
Corsa in montagna. La 20enne di Moena ha vinto tutte le gare del circuito Montagne Trentine Punta alla Nazionale, ma posta ricette di dolci sui social network e vuole diventare nutrizionista
Trento. Il sogno è quello di indossare almeno una volta la maglia azzurra, la realtà nel breve periodo è andare all'attacco dei campionati italiani di corsa in montagna. Arianna Pasero, fiemmese classe 1999, ha iniziato da poco la sua avventura nel mondo della corsa ma sta recuperando il tempo perduto. Quinto posto l’anno scorso agli italiani Junior di corsa in montagna, titolo nazionale di staffetta ad Arco in compagnia di Angela Mattevi, una buona stagione invernale tra i cross e più recentemente le quattro vittorie in altrettante tappe del circuito Montagne Trentine fanno della fiemmese di Moena una delle atlete trentine più interessanti in prospettiva futura.
Arianna nasce fondista
Seguita da Ivano Pellegrini, ha scoperto l’atletica due anni fa: «Sono cresciuta con lo sci di fondo – spiega Arianna – ma stavo maturando l’idea di abbandonare: lo sci di fondo è diventato uno sport molto muscolare e io sono troppo minuta per poter competere con le avversarie. Durante i campionati studenteschi di cross ho incontrato il tecnico Ivano Pellegrini. Mi ha fermato chiedendomi se fossi interessata a fare atletica in maniera più seria, anche perché serviva una ragazza per comporre la squadra Junior di corsa campestre per gli Italiani di Gubbio. Ho accettato pensando a una boutade, invece due giorni dopo si è presentato a Moena il presidente dell'Atletica Valle di Cembra Antonio Casagrande e lì è iniziata la mia carriera di atleta. Sono contenta, ho fatto la scelta giusta anche perché nello sci di fondo non avevo futuro e sto ottenendo dei bei risultati».
Il tatuaggio sul braccio
La corsa è in breve divenuta la sua passione tanto che ha deciso di imprimersela sul braccio sinistro: «Si tratta di una scarpa da corsa – spiega – perché la corsa è diventata una passione al punto che non riesco a stare senza, una parte della mia quotidianità importante e allora ho deciso di tatuarmela. All’inizio pensavo a una persona stilizzata, ma era un po’ troppo inflazionata così ho optato per la scarpa».
La passione per la pasticceria
L’altra passione di Arianna, anche questa scoperta piuttosto recentemente, è la pasticceria. Sui social network ha aperto una pagina dove illustra le sue ricette e al momento lavora in un garnì a Moena: «Anche questa passione l’ho scoperta un po’ in ritardo, dopo aver scelto di frequentare il liceo scientifico. Purtroppo era troppo tardi per cambiare scuola, e la prospettiva di spostarmi a Merano o Falcade lasciando il liceo non mi attraeva. Ora mi dedico alla pasticceria ma il mio sogno è quello di diventare nutrizionista e sto facendo un corso a Milano per diventare consulente di benessere della nutrizione per poi ritentare il test d’ingresso all’Università di Padova».
Legge horror e gialli
Quando non cucina Arianna ama leggere, soprattutto horror e gialli, e fare lunghe camminate, ma la corsa le riesce molto meglio: «Quest'anno ho cambiato categoria, passando dalle Junior alle Promesse e sapevo che non sarebbe stato facile, confrontandomi con le Senior. Le gare di qualificazione agli Italiani le ho vinte tutte ma poi a Venaria Reale mi sono confrontata con un livello decisamente superiore. Non nego che speravo in una maglia azzurra agli Europei, anche se col cambio di categoria sapevo di non avere molte possibilità. L’anno scorso ci sono andata molto vicina ma, sia agli Europei che ai Mondiali, ero riserva. Ho quattro anni per migliorare, il mio obiettivo è vestire almeno una volta la maglia azzurra e farò di tutto per conquistarla».
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