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Mancano 1.400 posti letto nelle Rsa del Trentino, i sindacati: «Le belle parole non bastano, servono assunzioni»

Aggiungono: «Accogliamo positivamente gli interventi che vanno nella direzione di dare risposte, per quanto parziali, alle difficoltà di accesso alle Apsp da parte degli anziani, ma ribadiamo che il nodo è il personale»



TRENTO. Sulla rilevazione della mancanza di 1.400 posti letto nelle Rsa del Trentino, intervengono Luigi Diaspro e Alessandro Lazzarini in una nota (rispettivamente, segretario generale e funzionario del settore Apsp della Fp Cgil trentina): «Prendiamo atto della rilevazione dei posti mancanti nelle Rsa a fronte dell'aumentata richiesta e dei parametri provinciali previsti, ma l'attivazione di nuovi posti equivalenti, a quel che leggiamo, a tre nuove Rsa, pur auspicabile, deve prioritariamente prevedere nuove assunzioni di personale a tutti i livelli, oltre a dare risposte urgenti a quello che già oggi assicura i servizi ai nostri anziani, in condizioni di grande difficoltà sia per carenze di organico che per il mancato riconoscimento giuridico ed economico del proprio lavoro».

«Le condizioni di difficoltà del personale delle Apsp sono ad Upipa, all'Assessorato e alle singole Strutture. Infermieri, Oss, Ausiliari, Amministrativi danno il massimo malgrado obiettivi carichi di lavoro esorbitanti, continui rientri da riposo, difficoltà a fruire di ferie e a conciliare vita e lavoro. Non secondaria la questione contrattuale, per cui si sta rinnovando il CCPL 22/24 al 6,31% a fronte di un'inflazione al 17% e, per responsabilità specifica di Upipa, si è in attesa da mesi della convocazione dei Sindacati per la chiusura dell'Accordo di Settore» hanno aggiunto.

Ancora: «Come pure operare in fretta l'equiparazione dell'utilizzo del buono pasto con quanto stabilito in Sanità grazie all'ultimo accordo sindacale: il personale ha diritto a fruire del buono pasto in caso di turni che non consentono l'accesso alla mensa: si tratta di un'operazione di equità e dignità per il personale, spesso costretto a saltare il pasto con risparmio, peraltro, da parte degli enti».

«Salutiamo positivamente interventi che vanno nella direzione di dare risposte, per quanto parziali, alle difficoltà di accesso alle Apsp da parte dei nostri anziani, ma continuiamo a ribadire che il nodo fondamentale continua ad essere quello del personale, per il quale non vediamo una reale presa in carico da parte della Giunta e della stessa Upipa. Le belle parole non bastano, ribadiamo la richiesta di incontro con l'Assessore Tonina: occorrono investimenti sul settore, a partire dalla prossima manovra di assestamento, e occorre chiudere in fretta la discussione sulla revisione dell'Ordinamento Professionale per riqualificare le professionalità e offrire prospettive concrete di riconoscimento e crescita», hanno concluso i sindacalisti. 









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