L’ex cinema per ora resta in piedi 

Levico Terme. Le grandi nevicate dei giorni scorsi avevano fatto crollare un paio di campate del tetto nella parte centrale della struttura del “Città” Ieri il sopralluogo di vigili del fuoco e tecnici comunali ne hanno verificato la stabilità. Gaigher: «Non c’è rischio di crolli sulle vie sottostanti» 


Franco Zadra


Levico terme. L'edificio storico del ex Cinema Città ha inaugurato il 2021 ponendosi al centro dell'attenzione dell'Ufficio tecnico comunale dopo il cedimento di un paio di campate del tetto nella parte centrale della struttura, crollate a causa del carico di neve delle abbondanti nevicate d'inizio anno.

Fin dall'estate scorsa delle segnalazioni al riguardo della situazione precaria del tetto erano già pervenute in municipio con foto che evidenziavano alcune flessioni convesse della copertura che ne lasciavano presagire un probabile collasso, come anche infiltrazioni d'acqua e alcuni cedimenti strutturali delle campate erano già a conoscenza dell'amministrazione, come conferma l'assessore Emilio Perina, «fintanto che la struttura è in sicurezza – ha detto Perina – e in previsione di doverla abbattere comunque, si guarda di intervenire nel momento che sarà necessario in ordine al contenimento dei costi».

Un tecnico dei vigili del fuoco Volontari ha già effettuato un primo sopralluogo di massima «e la struttura per il momento è in sicurezza – ha detto il comandante, Marco Gaigher -, nel senso che non presenta possibilità di ulteriori crolli che possano interessare via Garibaldi o via Dante a rischio dei passanti».

«Ulteriori verifiche – ha detto il sindaco, Gianni Beretta – le faremo dopo aver incaricato un tecnico “strutturalista” che potrà stabilire con più esattezza come potranno comportarsi i muri anche in vista delle prossime nevicate e se saranno necessari interventi di messa in sicurezza. Nell'immediato abbiamo provveduto a transennare il tratto di marciapiede in corrispondenza del frontone su via Dante, peraltro non interessato dalle campate crollate che sono più interne, la distanza da via Garibaldi è di per se sufficiente a salvaguardare dal rischio di crolli».

Solo i locali al piano terra, con ingresso da via Dante, servono al momento al Consorzio Levico in Centro come deposito grazie a un contratto triennale in comodato d'uso a titolo gratuito concesso nel gennaio scorso, ma di fatto l'ex Cinema Città è ormai ridotto a un rudere, oggetto di un intervento di restyling costato circa 8mila euro, di neanche un mese fa che ha rivestito la parete esterna a est, quella che si vede provenendo dalla piazza della chiesa, con una gigantografia del lago di Levico a coprire l'intonaco ormai cadente e nascondere i ritratti di Totò, Charlie Chaplin e altri artisti del “cinematograff” (com'era intitolata l'opera di un artista spagnolo, nel 2013 residente in città). Un rudere “abbellito” nei pressi di casa "de Prez" e casa "Arese" e i loro affreschi con le scritte in latino, medaglioni, poggioli, e bifore, esempi del medesimo stile liberty del “Salone varietà”, l'ex Cinema Città appunto, edificate tra il 1910 e il 1912, restaurate nel 1990 (direzione tecnica dell'architetto Renzo Acler).









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