L’appello dalla Sosat: «Frenare la trasformazione della montagna in “Disneyland”»
Il messaggio è chiaro: la montagna «non è un parco pubblico, non è un giocattolo, sostenere un’idea più rispettosa di “montagna”
TRENTO. "Lanciamo solo un allarme, affinché si ponga un freno alla continua trasformazione della montagna in una 'Disneyland' di massa, dove molte velleità, spesso assunte con grande leggerezza, si concludono troppo frequentemente con il provvidenziale intervento del Soccorso alpino. La montagna non è un parco pubblico privo di insidie; non è un giocattolo con il quale divertirsi senza alcun criterio, ma soprattutto non è un bene da usare e poi gettare, al momento del rientro dalle vacanze". Lo scrive in una nota il presidente del coro della Sosat Luciano Ferrari.
"Consapevoli che la qualità dell'offerta turistica non può essere legata esclusivamente alla quantità delle presenze, rivolgiamo quindi un appello ai responsabili pubblici locali, perché decidano di orientare in senso più responsabile le politiche turistiche, sostenendo e supportando un'idea rispettosa della montagna e dell'ambiente, attraverso una convivenza non consumata in pochi effimeri attimi. In questa direzione, siamo certi, che troveranno tutto il sostegno e la collaborazione, non solo degli appassionati e degli operatori della montagna, ma anche dell'intera comunità trentina", conclude Ferrari.