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Maturità: il test Invalsi torna obbligatorio. Anche per l’esame di terza media. Proteste degli studenti

Ecco i calendari per i diversi ordini e gradi. Date diverse in Alto Adige (foto Ansa)



ROMA. Le prove Invalsi torneranno ad essere requisito di ammissione per lo svolgimento degli esami di terza media e della maturità. Così almeno si evince da una lettera del presidente di Invalsi, Roberto Ricci, inviata nei giorni scorsi alle scuole per l'avvio delle rilevazioni dei test Invalsi. "Lo svolgimento delle prove Invalsi 2023 costituisce requisito di ammissione all'esame di Stato conclusivo del primo ciclo d'istruzione e requisito di ammissione all'esame di Stato conclusivo del secondo ciclo", scrive infatti il presidente di Invalsi. Lo scorso anno e quello ancora precedente le prove Invalsi e l'alternanza scuola lavoro non furono requisito d'accesso alla maturità. La novità ha messo in allarme gli studenti ed ha scatenato la loro protesta.

 

Nelle scuole elementari - spiega il presidente di Invalsi - le prove saranno cartacee e si svolgeranno: mercoledì 3 maggio, prova di Inglese (V primaria); venerdì 5 maggio 2023: prova di Italiano (II e V primaria) e prova di lettura a tempo (2 min.) che è svolta solo dalle classi campione della II primaria e da tutte le classi di II primaria delle scuole in lingua italiana della Provincia Autonoma di Bolzano; martedì 9 maggio 2023: prova di Matematica (II e V primaria). Le prove Invalsi 2023 per la scuola media e superiore sono svolte dalle studentesse e dagli studenti in formato elettronico (cosiddette prove CBT) e interamente online.

In terza media lo svolgimento delle prove Invalsi 2023 costituisce requisito di ammissione all'esame di Stato conclusivo. Le discipline oggetto di rilevazione delle prove InvalsI 2022 sono: Italiano, Matematica, Inglese (prova di ascolto e prova di lettura). Per le classi campione le prove Invalsi si svolgono in tre giornate distinte, alla presenza di un osservatore esterno inviato dall'Ufficio scolastico regionale competente, scelte dalla scuola tra le quattro date: lunedì 3 aprile, martedì 4 aprile, mercoledì 5 aprile, mercoledì 12 aprile.

Per le scuole in lingua italiana della Provincia Autonoma di Bolzano il calendario di svolgimento delle prove è adattato alle specifiche esigenze locali ed è comunicato dal Servizio provinciale di valutazione. Nelle classi non campione le prove Invalsi si svolgono tra il 3 aprile e il 28 aprile in un arco temporale indicato da Invalsi entro il 10 gennaio 2023. All'interno di questo arco temporale le scuole organizzano lo svolgimento delle prove in base alle proprie esigenze organizzative.

In secondaria di secondo grado: le discipline oggetto di rilevazione delle prove Invalsi 2023 sono: Italiano, Matematica.

Nelle classi campione le prove Invalsi si svolgono in due giornate distinte, alla presenza di un osservatore esterno inviato dall'Usr tra le seguenti tre date: giovedì 11 maggio, venerdì 12 maggio, lunedì 15 maggio. Nelle classi non campione le prove Invalsi 2023 si svolgono tra l'11 maggio 2023 e il 31 maggio 2023 in un arco temporale indicato da Invalsi entro il 10 gennaio 2023. Lo svolgimento delle prove Invalsi 2023 costituisce requisito di ammissione all'esame di Stato conclusivo del secondo ciclo d'istruzione. Le discipline sono Italiano, Matematica, Inglese (prova di ascolto e prova di lettura).

Nelle classi campione le prove Invalsi si svolgono in tre giornate distinte, alla presenza di un osservatore esterno inviato dall'USR competente, scelte dalla scuola tra le seguenti quattro date: mercoledì 1 marzo, giovedì 2 marzo, venerdì 3 marzo, lunedì 6 marzo. Le prove INVALSI 2023 per le classi non campione si svolgono tra l'1 marzo 2023 e il 31 marzo 2023 in un arco temporale indicato da InvalsI entro il 10 gennaio 2023.

 

La protesta degli studenti.

"Nonostante le numerose proteste dello scorso anno, per un esame di stato meno nozionistico, frontale e performativo - dichiara Bianca Chiesa, coordinatrice nazionale dell'Unione degli studenti - il ministro continua sulla strada della disintermediazione con gli studenti, riportando l'obbligatorietà delle prove invalsi per l'accesso all'esame. Inoltre convoca il Forum delle Associazioni Studentesche più rappresentative (Fast) dopo aver già deciso che le modalità della maturità e l'obbligatorietà delle prove invalsi. Non vogliamo solo essere ascoltati, rivendichiamo una scuola pensata dagli studenti per gli studenti: la nostra proposta è chiara e sviluppata su 5 pilastri secondo il manifesto nazionale della scuola elaborato agli Stati Generali della scuola di febbraio scorso."

"Le prove invalsi sono uno strumento per valutare gli studenti dividendoli in aree, come se fossero dei numeri da controllare e da esaminare - afferma Alice Beccari, dell'Unione degli Studenti - Tutto ciò attraverso domande fatte di mere nozioni incapaci di rendersi uno strumento utile di crescita e di formazione per gli studenti. Nuovamente gli studenti non vengono ascoltati su decisioni che riguardano la loro formazione e il loro futuro."

"Vogliamo l'esclusione dei P.C.T.O. come requisito e oggetto d'esame. Vogliamo un esame che fornisca gli strumenti agli studenti e un'elaborazione critica complessiva del proprio percorso di studi, attraverso una prova orale con tesina preparata dagli studenti. Vogliamo delle scuole e dei saperi liberi e non escludenti, fonte di emancipazione e non di nozionismo" conclude Chiesa.













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