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Cgil Flc del Trentino: «No alle classi con 25 o 28 alunni»

I sindacati: bisogna mettere al centro la qualità dell’istruzione e l’interesse di bambini e ragazzi



TRENTO. Nel giorno della protesta in piazza Dante contro il rimescolamento dello classi, i sindacati Cgil e Flc del Trentino chiedono che diventi strutturale la riduzione del numero di bambini e studenti per classe, limitando in tutti i modi possibili i rimescolamenti tra le classi per tornare alla situazione pre-covid.

"Mettere al centro la qualità dell'istruzione e l'interesse dei ragazzi e dei bambini trentini vuol dire investire in un futuro migliore per la nostra comunità. In questo senso - si legge in una nota - ogni euro speso a questo scopo non è sprecato.

Crediamo allora che ci possano essere margini per ridurre il numero di bambini e studenti nelle classi trentine. Il limite di 25 alunni per classe, che arriva a 28 e anche più nella formazione professionale, può e deve diminuire".

"Siamo consapevoli che ridurre il numero di bambini e ragazzi per classe è un costo importante per le casse della Provincia, ma siamo altrettanto certi che si possono trovare le risorse per farlo se si ritiene l'istruzione una priorità su cui investire", aggiungono i sindacati. 













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