Terremoto a Potenza, la profondità ha attenuato l'effetto



"Vista laprofondità alla quale è avvenuta la scossa dimagnitudo 4.2, pari a circa 14 chilometri, leonde sismichehanno avuto modo diattenuarsi prima di arrivare in superficie, e dunque l'accelerazioneal suolonon è stataparticolarmente elevatae non sono stati riportati danni", dice all'ANSA Lucia Margheriti, direttrice dell'Osservatorio Nazionale Terremoti dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
"Ci troviamo in unazona con elevatapericolosità sismica, ma i terremoti in quest'area - osserva - avvengono solitamente d una profondità simile, a differenzadi quanto accade ad esempio, della zona dei Campi Flegrei, dove i terremoti sono estremamente superficiali e perciò il loro risentimento è molto più forte".

La scossa delle ore 10,01, localizzata nel comune di Vaglio Basilicata 6 chilometri a Nord-Est di Potenza, è stata al momento seguita da un altro evento di minore intensità: una scossa di magnitudo 2.2 registrata alle ore 10,38, 5 chilometri a Nord-Est di Potenza. "Vedremo come evolverà la situazione", dice Margheriti.

Secondo i dati storici disponibili, l'epicentrodel terremoto odierno èmolto vicinoa quello delterremoto avvenuto il18 dicembre 1273, con unamagnitudo stimata pari a circa 5.8. "Nella sismicità più recente - prosegue - le due scosse più importanti sono state quelle delmaggio 1990, di magnitudo 5.8, e delmaggio 1991, pari a5.2".

Come precisa Margheriti, in questa zona solitamente i terremoti sono caratterizzati da una tettonica di tipo trascorrente: si hanno dunque movimenti orizzontali, con una parte della crosta che si abbassa. Per l'evento di oggi, tuttavia, il meccanismo è ancora da accertare.









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