Covid: studio,con vaccino in gravidanza meno rischi alla nascita



ROMA - La vaccinazione contro Covid-19 in gravidanza, non soltanto fornisce al bimbo una protezione contro il virus SarsCov2, ma riduce anche il rischio di patologie e morte neonatali e di ricovero in terapia intensiva dopo la nascita. È il risultato di uno studio coordinato dalla University of Toronto e pubblicato sulla rivista JAMA Pediatrics.
Lo studio, spiegano i ricercatori, è nato per "determinare se la vaccinazione materna contro il Covid-19 con vaccini a mRna durante la gravidanza fosse associata ad un aumento del rischio di esiti avversi nel neonato e nella primissima infanzia". A questo scopo i ricercatori hanno analizzato i dati di circa 140 mila bambini, seguendoli fino all'età di sei mesi. La ricerca ha escluso ogni tipo di ripercussione negativa del vaccino sulla salute del neonato, sia alla nascita sia nei sei mesi successivi; periodo nel quale non si è verificato nessun eccesso di ricoveri nel gruppo di bambini nati da madri vaccinate in gravidanza.
"Molte donne si sentono nervose nel ricevere i vaccini durante la gravidanza; si spera che il nostro studio fornisca qualche rassicurazione sulla sicurezza del vaccino Covid-19 durante la gravidanza", dice la prima firmataria dello studio Sarah Jorgensen.
Al contrario, lo studio ha mostrato l'effetto protettivo del vaccino: rispetto ai neonati non esposti al vaccino, quelli nati da madri vaccinate avevano un rischio più basso di patologie neonatali (7,3% rispetto 8,3%), di morte neonatale (0,09% contro 0,16%) e di avere bisogno dell'assistenza in terapia intensiva (11,4% contro 13,1%).
La riduzione di questi rischi, spiegano i ricercatori, "è coerente con l'associazione tra Covid-19 grave durante la gravidanza e l'aumento della morbilità neonatale". In sostanza, proteggendo la mamma da Covid si difende anche il bambino dalle sue conseguenze indirette.













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