Reinhold Messner e Palma Baldo nuovi Soci Onorari del Trento Film Festival
L’annuncio è stato dato ieri sera in un Auditorium gremito. L’alpinista sudtirolese e l’alpinista trentina si aggiungono a una lista di nomi illustri dell’alpinismo mondiale
TRENTO. Sir Chris Bonington, Kurt Diemberger, Sergio Martini, Pierre Mazeaud, Nives Meroi e Romano Benet, Roberto Sorgato, Goretta Traverso Casarotto. Prima di loro, purtroppo scomparsi, Erich Abram, Armando Aste, Walter Bonatti, Riccardo Cassin, Bruno Detassis, Cesare Maestri.
A questa lista di illustri nomi dell’alpinismo mondiale si aggiungono da ieri, 30 aprile, Reinhold Messner e Palma Baldo, che il Trento Film Festival ha nominato Soci Onorari.
L’annuncio è stato dato ieri sera, in occasione della serata evento Messner e le sempreverdi: in apertura il Presidente del Festival Mauro Leveghi ha consegnato all’alpinista sudtirolese e all’alpinista trentina una targa e una pergamena con le motivazioni che hanno spinto l’Assemblea dei Soci del Festival (Comune di Trento, Cai – Club alpino italiano, Comune di Bolzano, Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Trento, Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Bolzano) a conferire loro la nomina.
«Reinhold Messner oltre ad essere uno dei più grandi alpinisti della storia, un celebre esploratore, scrittore e divulgatore, è un altrettanto grandissimo innovatore. Una qualità, questa, che lo accomuna, per molti aspetti, al Trento Film Festival che nel corso dei suoi 70 anni di vita si è sempre rinnovato, sperimentando nuovi mondi e modi di raccontare e scoprire la montagna» si legge nelle motivazioni.
«Socio onorario e medaglia d'oro del Club Alpino Italiano, il suo spirito innovativo si è anche espresso attraverso la fondazione e la gestione del complesso museale “Messner Mountain Museum”, sperimentando un modo originale di raccontare le culture delle montagne del mondo. Storico dell’alpinismo, sceneggiatore e conduttore di serate-evento tra le più attese del Trento Film Festival, Reinhold Messner, in questi ultimi anni ha aperto una nuova pagina della sua eclettica vita, diventando regista e produttore di film di montagna. Un amore per il cinema, il suo, attraverso il quale entra nella più intima essenza degli uomini, degli alpinisti e delle popolazioni delle montagne del mondo, così come avviene per il Trento Film Festival, laboratorio di idee ed esploratore di nuove strade sulle quali incamminarsi verso continui, nuovi orizzonti».
Un grande applauso ha accompagnato la consegna delle targhe e l’annuncio per Palma Baldo, figura di primo piano dell’alpinismo trentino e nazionale, che – si legge nelle motivazioni - «si è sempre distinta per il modo come ha vissuto il suo rapporto romantico con la montagna e il profondo rispetto per la natura, rappresentando un esempio per tutti coloro che amano e frequentano le “Terre alte”, esprimendo molti dei valori che caratterizzano il Trento Film Festival. Il curriculum di Palma Baldo è costellato di numerose prime salite e prime ripetizioni e dal primato di essere stata la prima donna italiana e tra le primissime al mondo a scalare, nel 1979, insieme al marito Giovanni Groaz e Franco Perlotto (compiendo la prima ripetizione europea femminile) la difficilissima e meravigliosa via del Nose su El Capitan, in California, una montagna “scoperta”, all’epoca, da Palma, grazie proprio alla frequentazione del Trento Film Festival. È stata, inoltre, tra le prime tre donne in Italia e la prima in Trentino ad essere diventata guida alpina. “Chiodo d’Oro” Sosat nel 2013 insieme al marito, Palma Baldo ha interpretato ad altissimi livelli un alpinismo a 360° gradi, dando voce, come il Trento Film Festival, all’essenza e all’anima della montagna». (foto Michele Purin)