criminalità

Pascoli fantasma in Trentino, la condanna di Coldiretti

Il presidente Gianluca Barbacovi: “Il business delle agromafie in Italia vale 24,5 miliardi di euro”



TRENTO. "In riferimento alla truffa dei pascoli 'fantasma' che interessa alcune aziende agricole trentine fittizie, non possiamo che ribadire la nostra ferma condanna rispetto a questi gravi reati e confermare l'impegno che da anni vede Coldiretti in prima linea nel combattere il fenomeno delle infiltrazioni mafiose nel settore agricolo".

Così, in una nota, il presidente di Coldiretti Trentino Alto Adige, Gianluca Barbacovi, in merito all'indagine della Guardia di finanza di Pescara.

"La mafia dei pascoli - sottolinea Barbacovi - è un fenomeno criminoso che nuoce alle aziende, agli allevamenti e alla nostra economia che, ancora oggi, si riconosce nell'onestà delle aziende zootecniche che continuano una tradizione millenaria con sacrificio e passione".

“Un malaffare che alimenta il business delle agromafie che in Italia vale 24,5 miliardi di euro con una crescita che sembra non risentire della stagnazione dell'economia italiana e internazionale. Coldiretti si batte da anni per contrastare il fenomeno delle infiltrazioni della criminalità organizzata anche attraverso la costituzione dell'Osservatorio nazionale sulle agromafie” prosegue l’associazione.

“Tutelare gli allevatori significa anche difendere i presidi delle montagne ed evitare lo spopolamento e l'abbandono delle zone più marginali. Inoltre malghe e pascoli sono fondamentali per salvaguardare le eccellenze e le produzioni legate alla nostra storia e alle nostre tradizioni, con risvolti positivi anche per il settore turistico", conclude Coldiretti.













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