La struttura

Rifugio Tonini, la Sat dà il via libera al bando per la ricostruzione

Entro settembre si saprà a chi verrà affidata una delle opere più attese degli ultimi 10 anni. Il costo stimato è di 2,4 milioni. La soddisfazione di architetti e ingegneri



BASELGA DI PINE’. Rifugio Tonini, la SAT apre il bando di concorso che porterà alla sua ricostruzione. Da oggi, mercoledì 19 marzo, è possibile partecipare al concorso di progettazione mediante l’utilizzo della piattaforma “Concorsi di Progettazione” https://piattaforma.concorsidiprogettazione.it/concorso-di-progettazione/dettagli/211. Gli elaborati verranno selezionati attraverso una procedura in due fasi, aperta e in forma anonima. Una Commissione Giudicatrice - che sarà nominata entro maggio - formulerà la graduatoria, individuando la proposta progettuale vincitrice. Il vincitore riceverà un premio di 32.000 euro.

Il costo stimato per la realizzazione del nuovo Rifugio Alpino Spruggio Giovanni Tonini, comprensivo degli oneri della sicurezza e del costo della manodopera, è di 2.430.894,63 euro al netto dell’Iva.

Il bando prevede che il progetto dovrà porre particolare attenzione: alla qualità dell’inserimento ambientale e architettonico; alla qualità funzionale della composizione architettonica; alla fattibilità; alla durabilità; alla sostenibilità. Entro settembre si saprà a chi verrà affidata una delle ricostruzioni più attese degli ultimi 10 anni.

Era il 2016 quando un rovinoso incendio distrusse uno dei rifugi più conosciuti e amati del Trentino, riferimento per tutti gli escursionisti che frequentano la zona della catena montuosa del Lagorai. SAT e Comune di Baselga di Pinè si sono presi l’impegno per la sua ricostruzione. Dopo la sottoscrizione dell’accordo condiviso tra SAT e Comune di Baselga, la nomina dell’architetto Tiziano Chiogna a coordinare il bando, ora si apre l’iter creativo che porterà alla fase di effettiva realizzazione.

“La modalità del concorso di progettazione – dice il presidente di SAT, Cristian Ferrari – è già stata adottata per il rifugio Pedrotti, con il cantiere partito quest’anno e per il rifugio Graffer. La procedura rinnova il confronto di idee e di esperienze con il coinvolgimento degli Ordini professionali degli Architetti e degli Ingegneri. Un ringraziamento per la fattiva collaborazione va certamente alle ASUC pinetane e all’amministrazione di Baselga di Pinè”.

Così il presidente dell’Ordini professionali degli Architetti, Marco Piccolroaz: “L’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Trento esprime la propria soddisfazione per l’avvio del bando concorsuale per il nuovo rifugio Tonini. Questa iniziativa conferma il percorso fatto assieme alla SAT per promuovere questo approccio progettuale che, riteniamo, sia quello che maggiormente può dare le migliori risposte alle necessità presenti e future di una struttura attesa da anni”.

Soddisfatta la presidente dell’Ordine degli Ingegneri, Silvia Di Rosa: “Esprimo la mia più sincera soddisfazione nell’affrontare il tema di immaginare un nuovo rifugio che sappia rispondere alle aspettative di una comunità, inserendosi in un contesto paesaggistico carico di memoria e storia. L’utilizzo del concorso di progettazione ,se fatto in modo attento e sostenibile in termini di impegno da parte dei progettisti , e’ sicuramente un’opportunità. Attraverso un’attenta valutazione di proposte differenti, sono convinta che la ricerca di soluzioni coerenti porterà all’eccellenza e all’innovazione, valorizzando il lavoro e le competenze di ingegneri e architetti e promuovendo uno sviluppo armonioso e attento all’ambiente che ci circonda”.

L’accordo tra la SAT proprietaria del rifugio e il Comune di Baselga di Pinè

L’accordo definisce anche dei criteri progettuali che dovranno essere seguiti nella stesura della proposta di progetto per ottenere la deroga urbanistica. Pur ammettendo una rivisitazione dell'architettura in chiave più contemporanea, l’invito è quello di mantenere:

la tipicità dell'edilizia rurale costituita dalle baite di alpeggio, privilegiando interventi rivolti alla conservazione o al ripristino dell'organizzazione del complesso edilizio ed alla valorizzazione dei caratteri stilistici, formali, tipologici e strutturali originari con particolare riferimento allo stallone di Malga Spruggio alta, posto poco a monte del rifugio e ciò al fine di rendere armonico il rapporto tra i due manufatti;

minimizzare l'impatto ambientale globale attraverso una volumetria compatta, che riorganizzi le varie strutture quali volumi tecnici, depositi, stazione teleferica etc. ed eliminando superfetazioni e corpi aggiunti;

pur consentendo di riorganizzare gli spazi, evitare ulteriore consumo di suolo cercando di mantenere quanto più possibile la medesima superficie.

Per ridurre l'impatto paesaggistico mantenere il numero di piani esistenti, valutando anche la realizzazione di piani interrati o strutture ipogee.

prediligere copertura a due falde orientata con il colmo parallelo alla linea di colmo di Malga Spruggio Alta.

 

Le due fasi del Concorso di progettazione

1^ fase di elaborazione idea progettuale

In questa fase i partecipanti dovranno elaborare una proposta ideativa che, nel rispetto dei costi, del programma di concorso e delle prestazioni richieste, permetta alla Commissione giudicatrice di scegliere, secondo i criteri di valutazione successivamente indicati. Le migliori 5 proposte ideative, selezionate senza formazione di graduatoria, saranno ammesse alla 2a fase.

2^ fase di elaborazione progettuale

La partecipazione alla 2^ fase è riservata agli autori delle 5 migliori proposte ideative selezionate al termine della prima fase i quali saranno chiamati a svilupparle nel rispetto dei costi, del programma di concorso e delle prestazioni richieste. Queste saranno valutate dalla Commissione giudicatrice che, applicando i criteri di valutazione successivamente indicati. La Commissione formulerà la graduatoria, individuando la proposta progettuale vincitrice.

 













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