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Sulle spiagge del lago il mistero delle rotelline di plastica

L’ipotesi è che si tratti di componenti degli impianti di depurazione delle acque nere liberate da qualche impianto


Daniele Peretti


CAMPIONE. Il mistero delle rotelline in plastica bianche e gialle che ogni tanto arrivano sulle spiagge tra Campione e Toscolano Maderno. Quello che si è potuto appurare è che si tratta di componenti degli impianti di depurazione delle acque nere, elementi fondamentali di un sistema di pulizia a biomassa adesa.

I primi “arrivi” si sono registrati nella zona di Campione poi sempre più a sud fino ad arrivare a Toscolano Maderno nella spiaggia del Vialone. Sono state trasportate dalla corrente, ma non si capisce da dove siano partite e perché arrivino periodicamente.

Tra le possibili origini il depuratore consortile di Tremosine e Limone che è stato realizzato in una galleria dismessa della Gardesana Orientale; ma potrebbe essere ancora più a nord ed in questo caso l’indiziato sarebbe l’impianto di depurazione di Linfano ad Arco. In tutti i casi molti gli interrogativi legati all’impatto dei sistemi di depurazione sull’ambiente che li circonda, ma anche sulla gestione dei rifiuti plastici nei corpi idrici naturali.













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