La tragedia

Strage in famiglia a Palermo: uccide moglie e figli “perché c’è il demonio in casa”, si salva solo una figlia

L’uomo ha chiamato i carabinieri la notte fra sabato e domenica. Coinvolta nell’omicidio una coppia di fanatici religiosi. Uccisa la moglie e due figli, di 5 e 16 anni. Salva solo la figlia diciassettenne, in stato di shock



PALERMO. "Mi chiamo Giovanni Barreca. Ho ucciso tutta la mia famiglia, venite a prendermi". La telefonata al centralino dell'Arma è della notte fra sabato 10 e domenica 11 febbraio. Il tono dell'uomo resta freddo, pacato. "Vi aspetto a Casteldaccia", dice agli inquirenti prima di chiudere.

Mentre una pattuglia prende in consegna l'omicida, un muratore di 54 anni, un'altra va nella sua casa di Altavilla Milicia, paese costiero a 30 chilometri da Palermo. Raccapricciante la scena a cui assistono i carabinieri. A terra ci sono i cadaveri dei due figli, Emanuel di 5 anni e Kevin di 16. La terzogenita, 17enne, è seduta sul letto in una stanza, sotto choc. Avrebbe assistito ai delitti.


L'ultima vittima, la moglie del muratore, Antonella Salamone, di 13 anni più giovane, viene trovata dopo ore. Pezzi del suo corpo carbonizzati sono a poca distanza dalla casa sotto un cumulo di terra. Il marito l'avrebbe uccisa e poi avrebbe dato fuoco ai resti. Barreca viene portato in caserma e alla confessione telefonica aggiunge alcuni particolari. "C'era il demonio in casa", dice.

Oltre a Giovanni Barreca, sono state fermate dai carabinieri due persone con l'accusa di aver partecipato all'omicidio della moglie e dei due figli dell'uomo, si tratta di Sabrina Fina e Massimo Carandente, due fanatici religiosi.

Come per il muratore 54enne reo confesso dei delitti, le accuse sono di omicidio plurimo e soppressione di cadavere.

La coppia coinvolta - entrambi sono palermitani - avrebbe conosciuto Barreca durante incontri di preghiera in una chiesa evangelica. Un rapporto quello tra i due fermati e l'uomo che ha alimentato l'ossessione mistica del muratore, anche lui un fanatico religioso.

Sarebbero stati i due palermitani a istigarlo a uccidere i familiari per liberare la casa da presenze demoniache e poi a partecipare materialmente ai delitti. L'unica sopravvissuta alla strage è stata la figlia 17enne di Barreca, ora affidata a una comunità. 

Secondo i primi rilievi- ma l'autopsia darà risposte più precise- la moglie sarebbe stata assassinata giorni fa, i figli venerdì. Barreca e la superstite, dunque, sarebbero stati giorni con i cadaveri in casa. Alla coppia accusata di complicità nei delitti i carabinieri sono arrivati grazie alle analisi dei cellulari del muratore e ad alcune testimonianze. 













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