Saldi “minacciati” da caro-bollette, inflazione e Black friday
Per il Codacons domina l’incertezza: «Erosa la capacità d’acquisto delle famiglie». Il giro d'affari stimato è di 4-4,5 miliardi, molto al di sotto del periodo pre-Covid
ROMA. I saldi invernali 2023 (già partiti in Sicilia e Basilicata e dal 5 gennaio in tutta Italia, ma in Trentino sono già partiti in molti negozi per approfittare della presenza dei turisti) saranno all'insegna dell'incertezza. Lo afferma il Codacons, che diffonde oggi le proprie stime sull'andamento degli sconti stagionali. "Mai come quest'anno i saldi partono all'insegna dei dubbi e dell'incertezza da parte delle famiglie - spiega il presidente Carlo Rienzi - Caro-bollette e inflazione alle stelle hanno eroso la capacità di acquisto dei cittadini, e spingeranno una fetta di popolazione a rinunciare agli acquisti non indispensabili.
Molti consumatori, poi, hanno approfittato del Black Friday dello scorso novembre per acquistare abbigliamento e accessori a prezzi scontati". "Si registra quest'anno da parte dei cittadini una grande prudenza sul fronte della spesa da destinare ai saldi, e cresce il numero di consumatori che deciderà all'ultimo minuto se approfittare o meno degli sconti - prosegue Rienzi - In base alle nostre stime, il giro d'affari dei saldi invernali si attesterà quest'anno tra i 4 e i 4,5 miliardi di euro, in netta diminuzione rispetto ai livelli di spesa pre-Covid".