La Consulta boccia il referendum sull'autonomia differenziata
«L'oggetto e la finalità del quesito non risultano chiari». Ok ai quesiti su cittadinanza per gli extracomunitari, Jobs Act, indennità di licenziamento, contratti a termine e responsabilità solidale del committente negli appalti
ROMA. La Consulta ha dichiarato inammissibile il referendum abrogativo della legge sull'Autonomia differenziata delle Regioni. Ad emettere la sentenza sono stati gli attuali undici giudici della Corte Costituzionale.
La Corte ha rilevato che "l'oggetto e la finalità del quesito non risultano chiari". La Consulta si era già espressa il mese scorso in merito alla cosiddetta 'legge Calderoli', sottolineando - ai fini di compatibilità costituzionali - la necessità di correzioni su sette profili della stessa legge: dai Livelli essenziali di prestazione (Lep) alle aliquote sui tributi.
Ammissibili invece gli altri quesiti referendari su cittadinanza per gli extracomunitari, Jobs Act, indennità di licenziamento, contratti a termine e responsabilità solidale del committente negli appalti