Harry chiede accesso alle email del Palazzo nella causa al Sun

Il principe continua la battaglia legale, altri vip si accordano

LONDRA


(ANSA) - LONDRA, 15 NOV - Il principe Harry ha chiesto tramite i suoi legali l'accesso a un archivio di email di Buckingham Palace che sarebbe "altamente rilevante" nell'azione legale lanciata presso l'Alta Corte di Londra nei confronti del gruppo editoriale del tabloid Sun di proprieta' dello 'squalo' Rupert Murdoch per violazioni della privacy e raccolta illegale di informazioni sul secondogenito di re Carlo III. Si tratta di messaggi scambiati tra cinque account di posta elettronica dei vertici di News Group Newspapers (Ngn) e altrettanti di alti funzionari della casa reale britannica nel periodo tra gennaio 2013 e settembre 2019. L'avvocato che rappresenta il duca di Sussex nella sua crociata contro la stampa scandalistica del Regno Unito, David Sherborne, ha sottolineato come quelle email possano contribuire a fare luce nell'azione giudiziaria del principe. Harry è uno dei due querelanti, oltre all'ex vice leader laburista Tom Watson, a portare avanti ancora la causa, mentre 39 vip coinvolti - da Hugh Grant alla Spice Girl Melanie Brown - hanno preferito accettare offerte di transazioni extra giudiziarie accordandosi col gruppo editoriale. Come sottolinea la stampa del Regno Unito, la richiesta fatta dai legali di Harry alla corte si basa sull'esistenza, secondo il principe, di un "accordo segreto" tra la famiglia reale ed Ngn. In passato il duca aveva puntato il dito contro il fratello William, con cui è da tempo ai ferri corti, affermando che l'erede al trono aveva ricevuto in gran segreto nel 2020 dal colosso di Murdoch "una grande somma di denaro" sotto forma di risarcimento nel quadro d'una transazione extragiudiziale destinata in teoria a rimanere riservata per una vecchia vicenda d'intercettazioni illegali. I giudici si dovranno quindi pronunciare sull'ammissibilità delle email nel processo destinato a iniziare in gennaio e che rischia di essere imbarazzante per re Carlo e per l'erede al trono. (ANSA).













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