Difesa Pazzali a giudici: 'Mai chiesti accessi su La Russa'
'Non sapeva che Gallo e Calamucci facessero accessi abusivi'
(ANSA) - MILANO, 19 MAR - Enrico Pazzali, "pacificamente non sapendo che Gallo e Calamucci effettuavano gli accessi allo Sdi", ossia alla banca dati delle forze dell'ordine, non ne ha mai "richiesto" alcuno su Ignazio La Russa e familiari. Lo si legge in una memoria difensiva depositata al Riesame di Milano dall'avvocato Federico Cecconi, in cui, tra le altre cose, si parla della "assenza di qualsivoglia riscontro estrinseco" e inattendibilità delle dichiarazioni a verbale di Carmine Gallo e Nunzio Samuele Calamucci sul presidente autosospesosi di Fondazione Fiera Milano e titolare di Equalize. Le dichiarazioni di Gallo ai pm sul fatto che Pazzali sapesse che i "report reputazionali" di Equalize venissero realizzati con informazioni riservate, prese da banche dati, "entrano in netta collisione - scrive Cecconi nella memoria - con quanto emerso da innumerevoli intercettazioni ambientali, da cui viceversa è evidente come Gallo e Calamucci tenessero totalmente all'oscuro il Dr. Pazzali degli accessi allo Sdi". Lui chiedeva solo i report, "condotta assolutamente priva di rilievo penalistico". Dalle intercettazioni, invece, risulta che quei report "venissero camuffati proprio per 'legittimare' e così mimetizzare le informazioni tratte, all'insaputa di Pazzali, dallo Sdi al fine di far sì che lo stesso non si accorgesse della fonte illecita". E sempre dalle conversazioni non emerge quel ruolo di coordinamento e direzione delle attività illecite contestato dai pm, ma anzi "come Pazzali non solo non fosse assolutamente a conoscenza dello Sdi ma anche come Gallo, con la complicità di Calamucci, lo estromettesse da ogni attività, percependo financo le richieste di aggiornamenti di Pazzali quasi come una indebita ingerenza". La difesa riporta nella memoria tutte le intercettazioni che dimostrano che Pazzali "veniva tenuto da Gallo e Calamucci al di fuori della gestione operativa". Nessun "riscontro", dunque, alle parole dell'ex superpoliziotto, morto il 9 marzo, e dell'hacker. Lui "veniva tenuto, con attenzione, all'oscuro degli accessi allo Sdi e di qualsivoglia eventuale, ulteriore attività illecita". E le dichiarazioni di altri tre indagati "Abbadessa, Camponovo e Cornelli in sede di interrogatorio" confermano "la totale assenza in capo al Dr. Pazzali di qualsivoglia ruolo direttivo ed operativo". Pazzali, per la difesa, non ha nemmeno mai sentito parlare dell'esperto informatico Gabriele Pegoraro e anche su questo le intercettazioni "smentiscono" le parole di Gallo e un ruolo di Pazzali nella vicenda di una presunta esfiltrazione delle chat di Gorno Tempini e altri. (ANSA).