Cardinale Repole, 'manette ai migranti ferita all'umanità'

Arcivescovo di Torino: "Non possiamo rassegnarci"

TORINO


(ANSA) - TORINO, 13 APR - "Quando vedi migranti condotti via con le manette hai la sensazione che c'è un pezzo di umanità che viene ferita profondamente. Non possiamo rassegnarci a questo". Così il cardinale Roberto Repole, arcivescovo di Torino, intervistato dalla Tgr Piemonte della Rai nella domenica delle Palme a proposito del caso di Gjader, in Albania. "Credo - ha aggiunto il cardinale - che ci sarà un giudizio di coloro che verranno dopo di noi e per i credenti c'è anche il giudizio del Signore". L'arcivescovo si è espresso anche sul Cpr appena riaperto a Torino: "Credo che si stia cercando di fare il meglio perché sia vissuto in termini umani". (ANSA).













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