Il cambio

Il ritorno dell'ora legale: il 30 marzo lancette avanti di un'ora

L'orario andrà spostato alle 2 nella notte tra oggi e domani, domenica, che diventeranno così le 3. Secondo stime di Terna,  nei prossimi sette mesi l'Italia risparmierà così circa cento milioni di euro per minor consumo di energia elettrica. Continua però lo scontro tra favorevoli e contrari: entrambi riconoscono che il cambio due volte l'anno ha ripercussioni sulla salute, ma propongono soluzioni contrapposte



BOLZANO. Domenica 30 marzo bisogna protare le lancette un'ora in avanti con l'ora legale che resterà poi in vigore fino al 26 ottobre. L'orario andrà spostato nella notte tra oggi e domani, alle 2, che diventeranno così le 3.

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Come funziona e perche' esiste l'ora legale

La pratica, finalizzata al risparmio energetico, e' legata all'affermazione dell'era industriale

Secondo le stime di Terna, la società che gestisce la rete elettrica di trasmissione nazionale, durante questi sette mesi l'Italia risparmierà circa 100 milioni di euro, grazie a un minor consumo di energia elettrica pari a circa 330 milioni di kWh che genererà, inoltre, un rilevante beneficio ambientale, quantificabile nella riduzione di circa 160 mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica in atmosfera. L'ora legale sarà in vigore dalle due di notte di domenica quando le lancette saranno spostate in avanti di sessanta minuti.

Il beneficio economico stimato per il periodo di ora legale nel 2025 è calcolato considerando che il costo del kilowattora medio per il 'cliente domestico tipo in tutela' (secondo i dati dell'Arera) è, per il primo trimestre 2025, pari a circa 29,9 centesimi di euro al lordo delle imposte. I circa 330 milioni di kWh di minori consumi di elettricità equivalgono al fabbisogno medio annuo di oltre 125 mila famiglie.

Dal 2004 al 2024, secondo l'analisi della società guidata da Giuseppina Di Foggia, il minor consumo di energia elettrica per l'Italia dovuto all'ora legale è stato complessivamente di oltre 11,7 miliardi di kWh e ha comportato, in termini economici, un risparmio per i cittadini di circa 2,2 miliardi di euro.

Se sul fronte energetico i vantaggi sono notevoli, non mancano invece le critiche per i temuti effetti sul benessere e la salute.

Sei mesi fa un gruppo di oltre cento eurodeputati, proveniente da ogni schieramento politico, ha chiesto l'addio al'ora legale in una lettera promossa dal popolare irlandese Seán Kelly e indirizzata alla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen.

"Diversi studi hanno dimostrato che il cambio dell'ora può avere un impatto negativo su infarti e ictus e portare a un picco di incidenti stradali. Inoltre, i vantaggi in termini di risparmio energetico che un tempo giustificavano la pratica sono notevolmente diminuiti nei tempi moderni e, di fatto, il cambiamento potrebbe persino comportare un aumento del consumo di energia durante i mesi invernali", spiega la lettera che vede tra i firmatari il forzista Salvatore de Meo.

"L'abolizione del cambio dell'ora è anche in linea con l'impegno dell'Ue per la semplificazione, la riduzione di oneri inutili per i cittadini e la semplificazione della vita quotidiana in tutta l'Unione. Siamo certi che la Commissione possa sfruttare lo slancio già raggiunto e vi esortiamo a garantire che la questione venga reintrodotta nel prossimo mandato. L'abolizione del cambio dell'ora sarà una mossa pratica e popolare che apporterà notevoli benefici ai cittadini di tutta Europa", conclude la missiva.

In 350.000 firmano invece una petizione per chiedere che l'ora legale sia permanente.

Sono 350mila gli italiani che chiedono lo stop al passaggio ora legale/ora solare, e hanno firmato la petizione online lanciata su Change.org. Lo affermano la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) e Consumerismo No Profit che hanno promosso una raccolta firme per chiedere al governo l'ora legale permanente.

"Il passaggio ora legale/ora solare e viceversa determina ripercussioni negative sulla salute umana - spiega il presidente Sima, Alessandro Miani - Si altera la ritmicità circadiana, ossia l'orologio biologico del nostro organismo che, in assenza di segnali provenienti dall'ambiente esterno, completa il proprio ciclo in circa 24 ore. Il mancato rispetto di questi ritmi naturali ha effetti sulla pressione arteriosa e la frequenza cardiaca.

Altri studi hanno poi certificato una correlazione tra il passaggio da ora legale a ora solare e l'incremento di incidentalità stradale e sul lavoro: ad esempio nei periodi di ora legale è stata registrata una diminuzione fino al -13% degli incidenti a danno di pedoni connessa all'aumento della visibilità lungo le strade nelle ore serali. Mentre una ricerca condotta in Australia ha perfino riscontrato un aumento dei suicidi nelle prime settimane di cambiamento dell'orario. Senza parlare delle possibili conseguenze sulla criminalità: con l'ora solare si allungano le ore di buio serali.

La possibilità di eliminare il passaggio tra ora legale e solare è prevista dall'Unione Europea che già nel 2019 ha approvato una Direttiva che lascia ampia discrezionalità agli Stati Membri, auspicando un coordinamento tra le varie nazioni per evitare ripercussioni sugli scambi commerciali e i movimenti transfrontalieri", conclude il presidente di Consumerismo, Luigi Gabriele.













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