Bari ko, il Cagliari ritorna in A con magia di Pavoletti

(ANSA) - ROMA, 12 GIU - Conquistare la serie A con il Cagliari non darà le stesse emozioni dello scudetto in Premier ma per Claudio Ranieri è un nuovo traguardo che impreziosisce la sua luminosa carriera (con il sesto salto di categoria): il tecnico romano, ribaltando i pronostici pro Bari alimentati dall'esito dell'andata (il pari all'Unipol Domus), si è assicurato la promozione (dopo solo un anno nel purgatorio dei cadetti) espugnando il San Nicola, gremito con oltre 58mila spettatori, grazie ad una girata vincente nel recupero di Pavoletti (al 49'st) su percussione di Zappa (favorita dalla doppia incertezza di Maita e Zuzek). Le lacrime del tecnico a fine match sono il segnale di quanto fosse sentita questa gara. Decisiva nella corsa play off e nelle due finali è stata la capacità di Ranieri di tenere i suoi sempre in tensione, pienamente dentro le sfide, grazie ad una gestione tattica accorta e a innesti nella ripresa che esaltavano il maggiore tasso di esperienza della sua squadra. Il risultato della gara d'andata, infatti, aveva mostrato i sardi in difficoltà sul piano fisico, mentre a Bari c'è stata una reazione di temperamento e razionalità. Si è consacrata così la rincorsa di Deiola e compagni, che con un mix di giovani talenti (Luvumbo su tutti) e calciatori esperti (Lapadula e Pavoletti), ha attraversato la categoria con personalità dopo un avvio non entusiasmante e un cambio di allenatore (Ranieri ha preso il posto dell'esonerato Liverani). La presidenza di Tommaso Giulini riesce a materializzare il miracolo di una risalita nella massima serie in un solo anno, con un parco giocatori valorizzato e la sensazione di aver trovato in Ranieri un esperto timoniere di successo, festeggiato dai mille sostenitori cagliaritani giunti in Puglia. Il Bari dei De Laurentiis ha visto sfumare l'accoppiata scudetto del Napoli e promozione biancorossa a tre minuti dalla fine della gara: una notte da record con il nuovo primato di presenze nell'Astronave, 58.206 spettatori, non è bastato a realizzare il sogno della spregiudicata neopromossa, giunta terza alla fine del torneo. Grande è il rammarico per Di Cesare e compagni che grazie ad un eccellente Caprile tra i pali avevano disinnescato tutte le occasioni costruite dai sardi (nella ripresa aveva respinto una angola girata di Dossena), mentre Folorunsho al 38'st aveva sfiorato il vantaggio con un tiro a giro respinto dalla traversa. Dopo la delusione, i pugliesi dovranno ripartire facendo tesoro degli errori e patrimonializzando un seguito sportivo che rende il San Nicola uno degli stadi più frequentati d'Italia. (ANSA).



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Ciclismo: morto Mader, era caduto in burrone in gara

(ANSA) - ROMA, 16 GIU - E' morto Gino Mader, il corridore elvetico uscito di strada ieri durante la quinta tappa del Giro di Svizzera e precipitato in un burrone a velocita' altissima. A darne notizia la sua squadra, il Team Bahrein. Mader, 26 anni, era stato rianimato subito dopo il terribile incidente e ricoverato in gravissime condizioni. "Gino ha perso la battaglia per riprendersi dalle gravi ferite subite. Tutta la nostra squadra è devastata da questo tragico incidente, e i nostri pensieri e le nostre preghiere sono con la famiglia di Gino e le persone care in questo momento incredibilmente difficile". Lo scrive la Bahrain, la squadra di cui faceva parte Gino Mader, in un lungo saluto sulla propria pagina web. "Nonostante gli sforzi dell'eccezionale personale medico dell'ospedale di Coira, Gino non è riuscito a superare questa sua ultima e più grande sfida. Alle 11:30 abbiamo salutato una delle luci brillanti della nostra squadra. Gino è stato un atleta straordinario, un esempio di determinazione, un membro stimato della nostra squadra e di tutta la comunità ciclistica. Il suo talento, la sua dedizione e la sua passione per questo sport ci hanno ispirato tutti", si legge ancora. "Siamo devastati dalla perdita del nostro eccezionale ciclista, Gino Mäder. Il suo talento, la sua dedizione e il suo entusiasmo sono stati d'ispirazione per tutti noi. Non solo era un ciclista di grande talento, ma una grande persona in bicicletta. Estendiamo le nostre più sentite condoglianze alla sua famiglia e ai suoi cari, e i nostri pensieri sono con loro in questo momento difficile. Bahrain Victorious gareggerà in suo onore, mantenendo la sua memoria su ogni strada in cui gareggeremo. Siamo determinati a mostrare lo spirito e la passione di Gino e rimarrà sempre parte integrante del nostro team", scrive l'amministratore delegato Milan Erzen. "Gino, grazie per la luce, la gioia, e le risate che ci hai portato tutti, ci mancherai come cavaliere e come persona", conclude il team. (ANSA).

Golf: Us Open, avvio da record per Schauffele e Fowler

(ANSA) - ROMA, 16 GIU - L'inizio da record di Xander Schauffele e Rickie Fowler, entrambi leader con 62 (-8) colpi. Le buone prove di Dustin Johnson, Rory McIlroy, Scottie Scheffler e Bryson DeChambeau. E ancora: luci e ombre per Jon Rahm, falsa partenza per Francesco Molinari e due "hole in one". E' successo di tutto a Los Angeles nel primo round dello US Open. Terzo Major maschile del 2023, il primo dopo la pace tra circuiti, ha visto gli americani Schauffele e Fowler eguagliare il punteggio più basso dal 2017 (Branden Grace nel terzo round del The Open) in un evento del Grande Slam. Dieci birdie e due bogey per Fowler, prova bogey free con otto birdie per Schauffele. Al Los Angeles Country Club (North Course, par 70), Johnson (il golfista più pagato al mondo, secondo Forbes, degli ultimi 12 mesi), già vincitore nel 2016, è ora 3/o con 64 (-6) al fianco di un altro statunitense: Wyndham Clark. Parla americano il leaderboard, con Brian Harman 5/o con 65 (-5) al pari del nordirlandese Rory McIlroy, campione nel 2011. Sorride pure Scheffler. Il numero 1 mondiale condivide la 7/a piazza (67, -3), tra gli altri, con DeChambeau, a segno nel 2020. Sono invece 25/i con 69 (-1), Rahm (vincitore nel 2021), Viktor Hovland e Phil Mickelson che, all'età di 53 anni, sogna di completare il Grande Slam in un evento a lui stregato che lo ha visto classificarsi per sei volte secondo. Stesso score pure per Sam Burns che, alla buca 15 (par 3), da 124 yards (113 metri), ha realizzato il suo primo ace in carriera. Esattamente come il francese Matthieu Pavon, 56/o con 71 (+1), che sempre alla 15 ha firmato per primo la 'hole in one'. Al 56/o posto ecco pure Matt Fitzpatrick, che difende il titolo, e Brooks Koepka. Re quest'anno del PGA Championship, secondo al Masters e campione dello US Open sia nel 2017 che nel 2018, Koepka (asso della Superlega araba) non ha cominciato al meglio la sua gara. In ritardo Francesco Molinari. L'azzurro, 83/o con 72 (+2), ha siglato tre birdie con cinque bogey, di cui tre consecutivi. (ANSA).

L'Uruguay di Bielsa vince 4-1 col Nicaragua in amichevole

(ANSA) - ROMA, 15 GIU - L'Uruguay ha celebrato in pompa magna l'esordio del nuovo allenatore Marcelo Bielsa battendo il Nicaragua 4-1 in un'amichevole. Grande protagonista della serata Zalazar, autore di una doppietta. Le altre reti sono state realizzate da Arezo (che ha anche sbagliato un rigore) e Rodriguez, mentre per il Nicaragua è andato a segno Coronel. Nonostante una formazione molto sperimentale e l'assenza dei big, sono arrivate ottime indicazioni per il nuovo tecnico: "Il nostro gioco collettivo è stato piuttosto ben organizzato, dinamico, veloce", ha commentato Bielsa. (ANSA).

Nations League: 4-2 all'Olanda dopo 120', Croazia in finale

(ANSA) - ROMA, 14 GIU - La prima finalista della Nations League è la Croazia, che a Rotterdam ha battuto l'Olanda per 4-2 dopo i tempi supplementari. Domenica prossima la squadra guidata da un Modric ancora dominante affronterà la vincente della sfida di domani tra Italia e Spagna, mentre la nazionale di casa, tra la delusione dei suoi tifosi, giocherà il match per il terzo posto. Al De Kuip, la partita ha faticato a decollare, dato che le squadre badavano soprattutto al controllo ma tra il secondo tempo e i supplementari è risultata appassionante e alla fine conquistata con merito dai balcanici che ancora hanno in Modric, Brozovic e Perisic un terzetto di livello mondiale. L'Olanda nella prima frazione ha creato qualcosa in più e al 34' ha trovato il vantaggio grazie ad una combinazione Simons-Aké-Malen conclusa con successo dall'attaccante del Dortmund. Lo svantaggio ha dato la scossa alla Croazia, che ha alzato il baricentro e ritrovato in Modric il proprio faro. Proprio il 38enne del Real è stato svelto a inizio ripresa a rubare un pallone in area, facendosi abbattere da Gakpo. Il rigore assegnato è stato trasformato da Kramaric ma l'Olanda non ha reagito e così la Croazia ha potuto continuare a premere, trovando il 2-1 con l'atalantino Pasalic, bravo a smarcarsi da Van Dijk per battere al volo su assist di Ivanusec. Gli Orange hanno provato il tutto per tutto nel finale, sfiorando due volte il pareggio in pieno recupero prima di acciuffarlo in extremis con Lang, da poco entrato al posto di Dumfries. Ai supplementari, la stanchezza non ha impedito alla Croazia il nuovo e definitivo sorpasso su un'Olanda sbilanciata, punita prima da un un bel tiro di Kramaric lasciato troppo libero al limite dell'area e poi abbattuta da Modric, ancora dal dischetto per un fallo subito da Petkovic. (ANSA).

Nations Lague:Bastoni ha la febbre salta allenamento azzurri

(ANSA) - ROMA, 14 GIU - Alessandro Bastoni ha saltato l'allenamento di oggi a Coverciano della Nazionale azzurra, in vista del match di domani contro la Spagna per la semifinale di Nations League a Enschede in Olanda. Per il difensore dell'Inter solo qualche linea di febbre ed uno stop precauzionale che non mette a rischio la sua partenza per l'Olanda con il resto della squadra. (ANSA).

F1: Leclerc, 'un giorno correrò anche io a Le Mans'

(ANSA) - ROMA, 14 GIU - C'era anche Charles Leclerc a Le Mans nel giorno della storica corsa che ha regalato il gradino più alto del podio all'equipaggio Ferrari. E il pilota monegascho che domenica correrà in Canada si è detto affascinato dalla corsa più conosciuta al mondo: "Mi piacerebbe correre la 24 Ore, è un evento incredibile. Di sicuro un giorno voglio spuntare questa casella, quando sarà non ne ho idea. Ma sono estremamente orgoglioso di quello che ha fatto la Ferrari, è stato pazzesco. È una sensazione fantastica. Avere una Rossa che vince è incredibile, specie perché si tornava a correre qui dopo tanti anni, è un'edizione molto speciale. Peccato per la seconda Ferrari, che è stata sfortunata", ha raccontato il pilota monegasco ai microfoni di Eurosport. (ANSA).

Berlusconi: striscione a Villa S.Martino, 'grazie in eterno'

(ANSA) - ARCORE (MONZA), 13 GIU - Fiori, cartelloni, bandiere di Forza Italia e sciarpe del Milan. Decine di omaggi e ricordi sono stati lasciati davanti alla storica villa San Martino ad Arcore, in memoria di Silvio Berlusconi. Un grande striscione con scritto 'Grazie in eterno presidente' è comparso questa mattina su una siepe che costeggia la villa, a firma dei tifosi della curva del Monza calcio. (ANSA)

Basket: Miami ko, Denver per prima volta campioni Nba

(ANSA-AFP) - DENVER (USA), 13 GIU - I Denver Nuggets sono diventati campioni dell'Nba per la prima volta nella loro storia, vincendo per 4-1 le finali contro i Miami Heat. In gara-5 giocata in casa, Denver ha battuto 94-89 Miami con una nuova grande prestazione del serbo Nikola Jokic che ha messo a segno 28 punti e conquistato 16 rimbalzi. Per gli Heat è la terza sconfitta nelle finali Nba in 10 stagioni, dopo l'ultimo titolo conquistato nel 2012-2013 contro i San Antonio Spurs. (ANSA-AFP). (ANSA).

Il Verona resta in A, Zaffaroni ' una salvezza miracolosa'

(ANSA) - ROMA, 12 GIU - "È una salvezza miracolosa. A gennaio nessuno pensava che il Verona potesse mantenere la categoria. La squadra, i ragazzi, lo staff hanno avuto la forza di crederci sempre: è stata la chiave per riuscire a fare un cammino del genere. Non abbiamo mollato anche quando ci davano per spacciati, è un gruppo dalla grande forza morale". Così Marco Zaffaroni, allenatore dell'Hellas Verona e artefice della salvezza raggiunta ieri nello spareggio contro lo Spezia, ospite di Radio Anch'io Sport su Rai Radio 1. Partita della svolta? "Sicuramente le prime due dopo la pausa, il pareggio contro il Torino e la vittoria contro la Cremonese. Per la classifica che avevamo, erano due partite che non potevamo sbagliare, il distacco dalle altre sarebbe diventato enorme. Quei due risultati ci hanno convinto che la salvezza fosse possibile". Futuro Zaffaroni? "Non voglio essere diplomatico, ma sono stati dei mesi pazzeschi dal punto di vista del lavoro e della tensione, non abbiamo avuto un secondo per pensare a quello che sarà. Dopo qualche giorno di riposo, poi parleremo anche di questo argomento". "Quando sono arrivato il 3 dicembre - ricorda il tecnico del Verona - ho trovato dei ragazzi con grande voglia e uno staff tecnico affiatato che stava già facendo un lavoro eccezionale, nonostante non arrivassero i risultati. Durante la sosta abbiamo fatto anche un gran lavoro dal punto di vista fisico, decisivo per la rincorsa. Prima di questa stagione, il Verona veniva da tre anni eccezionali. Quest'anno ha avuto una partenza un po' così, la cosa confortante è che c'è uno zoccolo duro. Poi si sono affacciati dei giovani interessantissimi come Sulemana, Coppola, Terracciano, Doig o la rivelazione Hien, che sembra un veterano ma è solo un classe 1999. Ci sono tanti ragazzi di prospettiva su cui la società può contare". Chiusura con una domanda sul simbolo del Verona: "Se devo fare un nome direi Darko Lazovic, ma non posso non citare Faraoni e Veloso: tutti ragazzi che sono lì da tanto, fanno parte del gruppo storico, ci tengono tantissimo al Verona. Sono degli esempi all'interno dello spogliatoio". (ANSA). PGR/ S0B QBXB (ANSA).

Italia ko, l'Uruguay vince il Mondiale Under 20

(ANSA) - ROMA, 12 GIU - Sfuma a poco meno di cinque minuti dal 90' il sogno dell'Italia: l'Uruguay supera gli azzurrini 1-0 grazie alla rete di Rodriguez e vince il Mondiale Under 20. Grande la delusione per i ragazzi di Carmine Nunziata, protagonisti di un Mondiale di altissimo livello. Le lacrime al fischio finale sono la fotografia della delusione. Gli Azzurrini sfidano i sudamericani al 'Diego Armando Maradona' di La Plata, con il capocannoniere del Mondiale: Cesare Casadei, autore di sette gol in sei partite, posizione ormai inattaccabile che però, contro la 'Celeste' si vede poco. E' infatti l'Uruguay sin dalle prime battute a dettare i ritmi mentre gli azzurrini fanno tabnta, troppa fatica a trovare spazi. Dopo il gol decisivo in semifinale alla Corea del Sud, Nunziata lancia titolare Pafundi, dal 1' accanto a Ambrosino. Alle loro spalle confermato Baldanzi, fuori Esposito. Rispetto alle precedenti formazioni, non c'è Zanotti in difesa. Dovrebbe arretrare Prati, con l'inserimento di Faticanti a centrocampo. Il primo tempo è di sofferenza per gli azzurri. L'Uruguay è subito aggressivo: pressing alto e scambi veloci. I ragazzi di Nunziata provano a prendere le misure agli avversari. La 'Celeste' ci prova da fuori area con Matturro (6') e poi con Diaz (10'). Passano i minuti e l'Italia prende le misure all'avversario. Al 15' punizione calciata da Pafundi sul secondo palo, dove Ghilardi prova a fare la sponda al centro, trovando però l'opposizione di un difensore. Al 18' ci prova Pafundi ma senza successo. Al 23' l'Uruguay va vicinissimo al gol sugli sviluppi di un calcio d'angolo: Duarte lasciato troppo solo va di testa a colpo sicuro e il portiere azzurro Desplanches ha un riflesso strepitoso evita il gol. L'Uruguay continua a giocare con una velocità e un'intensità superiori all'Italia, ma è anche molto impreciso. A inizio ripresa Nunziata cambia Zanotti per Faticanti. L'inerzia del match non cambia con l'Uruguay costantemente in attacco e l'Italia che cerca spazi per ripartire. All'11'doppio cambio Italia: Montevago ed Esposito per Ambrosino e Pafundi, una scelta, quella di Nunziata, per dare maggior peso in attacco. L'Uruguay continua ad attaccare: al 19' e al 22' è il neo entrato Ferrari a rendersi pericoloso. Al 26' ci prova ancora Diaz ma Desplanches para senza grossi problemi. Al 35' l'Italia rischia di restare in 10: il fallo di Prati su Diaz inizialmente punito col rosso dall'arbitro viene poi derubricato a giallo dopo l'intervento della Var. Al 41' arriva il gol del vantaggio uruguaiano: sugli sviluppi di un angolo, la difesa azzurra resta troppo ferma. La palla balla in area e alla fine arriva sulla testa di Rodriguez che schiaccia in rete da due passi e spegne i sogni di gloria azzurri. (ANSA).









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