Estate in Trentino, le 10 esperienze da non perdere

  • 1. Val di Fassa: nel regno di Re Laurino - Proprio al centro della Val di Fassa si trova il Catinaccio, la leggendaria casa di Re Laurino, sovrano dei Monti Pallidi. È uno dei gruppi montuosi più affascinanti delle Alpi. In estate è un mondo di prati, roccia e fiabe tutto da esplorare, immergendosi nella cultura e nelle tradizioni ladine, protagoniste per il periodo estivo di suggestive feste popolari.
  • 2. Val di Fiemme: la torre di Pisa sulle Dolomiti - No, non siamo in Toscana, ovviamente, ma sul Gruppo del Latemar e in particolare nei pressi di un torrione roccioso che deve il nome alla somiglianza con la famosa torre pendente. Ci si arriva con un’escursione impegnativa ma appagante: la ricompensa è l’accesso al magico (e leggendario) mondo del Latemar con le sue guglie e pareti rocciose di roccia chiarissima.
  • 3. Le Bocchette del Brenta - Il Gruppo del Brenta possiede uno dei più completi e articolati sistemi di vie ferrate delle Alpi: la Via delle Bocchette. Questa grande "rete" di sentieri attrezzati, che copre tutto il massiccio, permette di toccare con mano alcuni fra i paesaggi alpini più entusiasmanti.
  • 4. Il lungolago Riva-Torbole - Il lago di Garda nella sua parte trentina somiglia a un fiordo: gli alti e ripidi fianchi delle montagne si tuffano a picco nelle acque fresche e limpide, dando vita a un paesaggio insieme pittoresco e grandioso.
  • 5. Avventure adrenaliniche con rafting e canyoning - Chi ama gli sport “adrenalinici” deve assolutamente provare una discesa in gommone tra salti, ripide e discese lungo il fiume Noce. Oppure un’esperienza a contatto con la natura più selvaggia, come il canyoning sul torrente Palvico o Rio Nero. Per un'avventura all'Indiana Jones, invece, ci si può addentrare tra le gole del Rio Novella a bordo di un kayak.
  • 6. Visitare un antico castello - Residenze di ricchi signori o roccaforti militari. Immersi tra i vigneti o inerpicati su rocciose montagne. Sono tantissimi i castelli del Trentino, ognuno con la sua storia e i suoi misteri. Dall’eleganza signorile di Castel Thun agli affreschi guerrieri del Castello di Avio. Dall’opulenza del Castello del Buonconsiglio a Trento, alle battaglie combattute sotto le mura di Castel Beseno.
  • 7. In bici dalle Dolomiti al Garda - In Trentino per gli amanti delle due ruote c’è solo l’imbarazzo della scelta. Tra i percorsi più avvincenti c’è il DoGa, un percorso ciclabile che unisce le Dolomiti di Brenta al lago di Garda. Si parte dai monti del Parco Naturale Adamello Brenta e si attraversano quattro valli alpine, prima di arrivare a Riva del Garda e fare un tuffo rinfrescante.
  • 8. Partecipare a una sagra della tradizione - L’estate in Trentino è anche occasione per mangiare e bere bene. Gli appuntamenti a tema enogastronomico non si contano. Ci sono quelli che ripropongono i capisaldi culinari della tradizione e i prodotti tipici, come il latte, il pane, il formaggio, lo yogurt e naturalmente i vini locali, da assaggiare con una bella passeggiata tra i vigneti.
  • 9. Arrampicare a un passo dal cielo - Ferrate, palestre di roccia, falesie: il Trentino è un punto di riferimento per chi vuole arrampicare. Le destinazioni top? La falesia di Policromuro a Massone di Arco, le vie della Paganella e naturalmente la falesia Belvedere sul lago di Garda.
  • 10. Dormire in un rifugio - Chi lo ha provato, lo sa: trascorrere una notte in un rifugio è un’esperienza che rimane impressa. Non solo per l’accoglienza famigliare e calorosa, non solo per la cucina tipica e schietta, ma soprattutto per quell’atmosfera che si respira nelle chiacchiere serali col gestore e gli altri ospiti, o nell’emozione di un risveglio all’alba.

Dal Catinaccio al Latemar, dalle Bocchette del Brenta al lungolago Riva-Torbole, viaggio tra le esperienze da non perdere dell'estate in Trentino





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Furgone a fuoco tra Sopramonte e Candriai: salvo il conducente

Un furgone ha preso fuoco questa mattina (5 febbraio) sulla sp 85 tra gli abitati di Sopramonte e Candriai. Ad intervenire i vigili del fuoco volontari dei corpi di Sopramonte e di Cadine, oltre al corpo permanente di Trento. Al loro arrivo la cabina del furgone si presentava completamente avvolta dalle fiamme. I pompieri, utilizzando la schiuma, sono però riusciti a salvare cassone e cella frigo. Fortunatamente non si registrano feriti: il conducente infatti, notata la presenza di fumo, ha fermato il mezzo in una piazzola mettendosi in salvo. LE FOTO (vvff)

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Bypass, si installano le barriere anti-rumore allo scalo Filzi

E' cominciata oggi (13 gennaio) allo scalo Filzi di Trento l'installazione delle barriere anti-rumore alte cinque metri previste dal cantiere dell'imbocco nord della nuova circonvallazione ferroviaria. Per consentire i lavori è stato previsto il restringimento della carreggiata con chiusura a tratti della corsia preferenziale dell'autobus e della pista ciclabile in via Brennero tra il civico 71 e l'87 fino al prossimo 24 gennaio, dalle 8.30 alle 18. LE FOTO (Claudio Libera)

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Trento, risveglio sotto zero: città ripulita dopo la grande festa in piazza

Primo dell’anno in una Trento sotto zero, pulita, assonnata e con quasi tutto chiuso Trento sotto zero anche a metà mattina, in questo primo gennaio 2025. Strade deserte, semafori in funzione quasi nel vuoto, mercatini ancora chiusi, poca gente per le strade tranne che verso la cattedrale per la messa del vescovo. In compenso, spariti praticamente del tutto i segni della lunga notte appena trascorsa, tra musica, canti balli, brindisi e tanti mortaretti e fuochi sparati un po’ ovunque. Ma come accade da sempre, Trento si è risvegliata pulita in ogni dove, grazie al puntuale ed accurato lavoro delle donne e degli uomini di Dolomiti Ambiente. Verso mezzogiorno il risveglio, con la riapertura anche dei mercatini di Natale e di alcuni bar ristoranti. Domani è giovedì, ancora vacanza ma torna il mercato settimanale. Poi si attende il gran finale con l’Epifania di lunedì 6, che tutte le feste si porta via. C.L.

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Il vescovo Tisi ha aperto l'Anno Giubilare: un migliaio di fedeli in Duomo

Il vescovo di Trento Lauro Tisi ha aperto ieri (domenica 29 dicembre) in Duomo l'Anno Giubilare. Oltre un migliaio i fedeli in Cattedrale. A concelebrare l'arcivescovo emerito Luigi Bressan e il vescovo emerito di Nossoró (Brasile) monsignor Mariano Manzana. Tisi ha posto particolare enfasi sul significato dell'Anno Santo come tempo di riposo della terra e di remissione del debito, traducendolo in un invito al dialogo, all'incontro e alla riconciliazione in un tempo segnato da "guerre e ingiustizie globali". LE FOTO (Claudio Libera)









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