l’evento

Autumnus e la Proloco di Trento portano le specialità regionali in Vaticano

“Ambasciatori” d’eccezione gli chef stellati Alessandro Gilmozzi e Chris Oberhammer. Mostrato anche il film Green Lava, documentario diretto dalla trentina Lia Beltrami sul giovane pinetano Giacomo Mattivi



TRENTO. La Proloco di Trento ha curato con grande dedizione una prestigiosa manifestazione svoltasi a Roma, in Vaticano, portando con sé le eccellenze del territorio trentino ed altoatesino. E’ stato scelto di lavorare con i fidati collaboratori e per rappresentare al meglio la nostra terra, sono partiti da due chef stellati di fama internazionale: il trentino Alessandro Gilmozzi e l’altoatesino Chris Oberhammer, veri ambasciatori della tradizione gastronomica.

Al fianco della Pro Loco, come ha spiegato il presidente Marco Lazzeri, “anche realtà agricole, consorzi e istituti territoriali che già in parte collaborano con Autumnus, tra cui l’Istituto Trento Doc con le sue raffinate bollicine di montagna, l’Associazione Panificatori Provincia di Trento, il consorzio Astro con i suoi pregiati salmerini, l’Associazione Vignaioli del Vino Santo con le sue riserve pregiate, senza dimenticare i produttori altoatesini come l’azienda vinicola Ansitz Dolomytos Sacker e Alpin Herbs, rinomati per le loro ricercatissime erbe di montagna”. Un aspetto fondamentale dell’iniziativa è stato il proseguimento del percorso formativo avviato con Autumnus, offrendo agli studenti dell’Istituto Professionale Alberghiero Cipriani di Levico un’opportunità di crescita unica. Grazie alla disponibilità della dirigente, ragazze e ragazzi hanno potuto mettersi in gioco in un contesto d’eccezione, vivendo un’esperienza formativa e professionale di grande valore. Il pranzo è stato realizzato in occasione dell'inaugurazione della mostra “Open Doors”.

In esposizione, 25 fotografie scattate in varie parti del mondo tra cui Bangladesh, Benin, Marocco e due scatti curati e realizzati dalla Proloco in Trentino Alto Adige. A realizzarli è stata la fotografa e scrittrice piemontese Chiara Caprettini insieme all’agenzia Ogp di Trento, che collaborano con la Proloco nella realizzazione anche di Autumnus. Le sue fotografie sono state esposte nell'ambito della mostra allestita alla Casina Pio IV, nei giardini del Vaticano per poi proseguire il suo viaggio, toccando altre prestigiose destinazioni a livello internazionale. Una mostra che racconta il concetto di passaggio, di valico come rinascita e rinnovamento, un po' come il viaggio dei tanti pellegrini che arrivano nella Città Eterna in occasione dell'anno del Giubileo. Ogni fotografo ha liberamente interpretato il tema delle "porte aperte" e nelle immagini sono esposti vari portali, nonché gli esseri umani che li utilizzano. I supporti della mostra sono stati inoltre ideati, progettati e realizzati dal Servizio ripristino della Provincia Autonoma di Trento sotto l'attenta supervisione di Claudio Marconi e Sabrina Camin.

Ai partecipanti di questa giornata unica ed emozionante, compresi i ragazzi della Proloco di Trento, è stato poi mostrato il film Green Lava. Il breve documentario, diretto dalla trentina Lia Beltrami e da Ali Aksu in collaborazione con Vatican News e Radio Vaticana, racconta la storia di Giacomo Mattivi, un ventiduenne di Baselga di Pinè affetto da distrofia muscolare, e del gruppo affiatato di amici che lo accompagna e lo sostiene. La proiezione di Green Lava è stata seguita da una tavola rotonda sul tema “La narrazione come specchio della realtà”. In che modo, hanno chiesto i partecipanti, raccontare storie, su arte, finanza, religione e sulla nostra esistenza quotidiana, può cambiare le vite? Hanno partecipato i membri del Dicastero per la Comunicazione – il Prefetto Paolo Ruffini, la Direttrice Teologico-Pastorale Nataša Govekar, il Direttore Editoriale Andrea Tornielli ed i Vice Direttori Alessandro Gisotti e Massimiliano Menichetti – hanno preso parte alla discussione, evidenziando i modi in cui i canali mediatici del Vaticano tentano di condividere narrazioni di speranza.

È stata proprio Lia Beltrami, grazie a un progetto nato in seno alla Regione Trentino Alto Adige Südtirol, a volere fortemente la presenza della Proloco di Trento: "L'esperienza di condividere un pasto con cibo autentico è antica quanto l'umanità stessa" ha spiegato. “Il processo di industrializzazione ha fatto sì che il nostro profondo legame con il cibo sia andato perduto. Per questo motivo, ha sottolineato, l'arte, e in particolare le arti culinarie, hanno il compito di ricondurci a quel luogo profondo e autentico in cui la creazione, il Creatore e l'umanità si incontrano alla stessa tavola”. C.L.


 









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