Veronica, dalle Belle Arti all’allevamento dei cavalli
Storie di agricoltura. Tomasi, 28 anni, incinta del suo primo figlio, si dedica ai puro sangue arabo per le gare sulla lunga distanza in montagna. A Barco di Levico anche un agriturismo
Barco di levico. Sembra strano ma ancora una volta grazie all’aiuto di Paolo Dallavalle coordinatore dei corsi per il conseguimento del brevetto professionale della FEM, troviamo delle storie di ragazze/i che riescono a stupirci. E’ questa anche la storia di questa settimana. Parliamo di una giovane di 28 anni, Veronica Tomasi, in attesa del suo primo bambino, che dopo l’Istituto d’Arte di Trento ha frequentato per 3 anni l’Accademia delle Belle Arti di Venezia, senza peraltro laurearsi e dopo un anno all’estero, a un certo punto ha scoperto che la sua passione più grande non era quella dell’arte ma dell’allevamento, ma attenzione, non un allevamento qualsiasi ma quella dei cavalli puro sangue arabo di linea russo polacca. Una razza geneticamente selezionata, precisa subito la grande esperta, per la competizione e precisamente per le gare di endurance. Si tratta di gare su percorsi a lunga distanza, particolarmente in montagna, che prevedono un minimo di 30 km di percorso ad ostacoli dove però si raggiungono mediamente i 15 km/ora, per poi passare a quelle di 60, 90, 120 fino ai 100 + 100. Nelle gare di 90 km si raggiunge anche una velocità media di 22 km/ora, precisa Veronica. “Certo - puntualizza Veronica - il binomio cavallo-cavaliere deve avere una sintonia perfetta, quando il cavallo percepisce che si può fidare del cavaliere si crea un clima magico che dà vita ad una intesa eccezionale”, racconta con grande enfasi che cogli provenire da un’esperienza vissuta da grande appassionata di cavalli.
Chiediamo a questo punto se dopo cinque anni è pentita della scelta molto impegnativa che ha fatto e così distante dai suoi studi. “Assolutamente no - è la risposta - il mio unico rammarico è quello di non essermene accorta prima che questa era la mia scelta di vita”. Visto il suo modo razionale di affrontare le cose, ha voluto completare la sua formazione in campo agricolo con il corso delle 600 ore di FEM, “un corso-afferma- interessantissimo e molto stimolante che ti apre la mente”.Il totale dei cavalli in allevamento è di 10 capi compreso uno stallone, ma in prospettiva l’azienda punta ad un altro stallone per rafforzare la linea genetica dei futuri puledri.
L’azienda della quale Veronica è socia al 50%( mentre il rimanente 50% è di papà Faliero) si trova a Barco di Levico, a poche decine di metri dal bosco il che favorisce anche la grandi cavalcate sulle strade forestali che fra l’altro sono curate molte bene precisa Tomasi. Impegnativo il nome dell’azienda, “Centro equituristico Airone”, ma oltre ai cavalli che sono l’attività principale, con l’arrivo in azienda 5 anni fa di Veronica è stato realizzato anche un agritur con 13 posti letto aperto tutto l’anno ma che da fine marzo in poi è quasi costantemente pieno. “Oltre al pernottamento - precisa la giovane - offriamo anche la prima colazione”, che Veronica prepara con i prodotti dell’azienda cominciando dagli ottimi dolci e per quel che manca come latte, formaggi e insaccati tutti della zona e quindi a km zero.
Ma Veronica ha introdotto anche l’allevamento delle galline ovaiole, un centinaio, con le quali produce le uova per l’agritur, ma anche per fare le ottime crostate servite agli ospiti, mentre il resto viene venduto direttamente in azienda. “Considerato che l’allevamento è più che biologico, le galline razzolano all’aperto tutto il giorno con tutto lo spazio che vogliono e vengono alimentate solo di granaglie,le nostre uova sono eccezionali, fra l’altro fatte da diverse razze e quindi di diversi colori: blu, marrone scuro, bianco rosa e verdi. La domanda è in costante aumento al punto che pensiamo di ampliare l’allevamento. Anche per le galline Veronica vuole una marcia in più, allevando una razza: la Roncana in purezza, una razza che fa le uova con il guscio di color blu.
Ma nei progetti futuri di questa dinamica ed entusiasta giovane c’è anche quello di produrre mirtilli, l’impianto su 1000 metri quadrati è del 2019 e quest’anno comincerà a raccogliere. I mirtilli saranno usati oltre che per il consumo fresco degli ospiti per fare confetture ed eventualmente per la vendita diretta. Tutte le nostre produzioni sono fatte-precisa Veronica- nel massimo rispetto dell’ambiente con il quale ho un rapporto di amore le nostre uova vanno ben oltre i parametri del bio visto l’enorme spazio che hanno a disposizione anche se non sono certificate.
E le amiche dell’Università che dicono della sua scelta? “Che sono stata matta, ma per me va bene così e quindi anche loro sono felici perché mi vedono felice, molto sicura ed entusiasta della mia professione. In azienda è possibile fare anche un giro a cavallo con gli splendidi arabi perché papà è un tecnico federale, come si apre la stagione le richieste sono sempre più numerose”.