I Vignaioli trentini sono pronti al Vinitaly: «C’è interesse crescente, abbiamo sempre più turisti nelle cantine»
La presidente Clementina Balter: «Sono stati due anni altalenanti tra pandemia e aumento delle materie prime. Ma le prospettive ora sono buone». Dal 10 al 13 aprile saranno ben 4.700 gli espositori totali
TRENTO. Ci avviciniamo a grandi passi alla edizione numero 54 di Vinitaly, a Veronafiere dal 10 al 13 aprile. Sarà un ritorno con i fiocchi, dopo le restrizioni dovute alla pandemia. Gli espositori totali saranno ben 4.700, provenienti da 40 paesi diversi, che presenteranno ben 15.000 etichette.
Dal canto suo il Consorzio Vini del Trentino ha dato i numeri definitivi delle aziende che saranno presenti sui 1.600 metri quadrati di spazio espositivo di padiglione 3 che come da tradizione ospiterà la maggior parte dei viticoltori del Trentino singoli ed associati.
Saranno esattamente 61 gli espositori in questo padiglione. Per il consorzio trentino, il Vinitaly sarà la prima occasione di una serie di occasioni ufficiali nelle quali saranno presentate al pubblico le linee guida che sono state approvate per arrivare alla realizzazione del “primo bilancio di sostenibilità” realizzato da un Consorzio di Tutela vini italiano.
Il momento più importante della kermesse veronese, oltre ai vini delle aziende consorziate, sarà la Tavola Rotonda dal titolo: Consorzio Vini del Trentino, un cammino nella sostenibilità, ed avrà luogo lunedì 11 aprile ad ore 16.30 presso la sala Puccini del Centro Congressi Palaexpo, Arena pad.6/7 Veronafiere.
Vi parteciperanno come relatori oltre ai vertici del Consorzio trentino Pietro Patton e Graziano Molon, rispettivamente presidente e direttore del Consorzio, anche Luca Rigotti coordinatore nazionale ed europeo del settore vino di FedAgriiPesca-Confcooperative , Giulio Somma direttore del Corriere Vinicolo e Luca Castagnetti direttore responsabile di Wine Meridian.
«È con grande entusiasmo e non poca emozione che ci apprestiamo a vivere questa edizione di Vinitaly, che rappresenta il punto di riferimento del vino italiano nel mondo. Il Trentino presente con oltre 60 aziende con il Consorzio che funge tradizionalmente da coordinatore; molte saranno le referenze enologiche e le novità presenti, ma soprattutto coi saranno i produttori finalmente in presenza» ha dichiarato il presidente Pietro Patton. Dal canto suo il direttore Graziano Molon afferma: «È una risposta importante da parte dei produttori, una ulteriore conferma che questa manifestazione rappresenta un veri e proprio punto di riferimento per il settore e una grande occasione di fare business, anche in un momento storico-mondiale- così particolare tra pandemia e conflitti internazionali».
Il Consorzio Vignaioli del Trentino da 35 anni rappresenta un buon gruppo dei vignaioli trentini. Ora ha 65 soci e vedrà una ventina delle proprie aziende ospitate nel padiglione istituzionale della FIVI il numero 8.
Ottimista la presidente Clementina Balter: «Registriamo un forte interesse intorno al mondo del vino e dei Vignaioli nello specifico. Lo sviluppo negli ultimi anni dell’enoturismo porta gli appassionati direttamente nelle cantine dove possono vedere con i propri occhi il nostro lavoro artigianale riconoscendo così in prima persona i valori che ci contraddistinguono e che ci guidano quotidianamente nel nostro lavoro».
Certo, prosegue la presidente, «gli ultimi due anni sono stati complicati, e lo sono ancora, perché alle (calanti) incertezze legate al Covid si sono aggiunte quelle (crescenti) legate alla situazione geopolitica, al costo dell’energia e quello delle materie prime. Sono stati anni altalenanti a causa degli stop forzati del settore».
«Con piacere registriamo che la voglia di conoscere da parte degli appassionati del mondo del vino, l’interesse è in costante aumento e questo porta ad una maggiore riconoscibilità della qualità dei nostri vini e dell’impegno che comporta produrli con la filosofia vignaiola. In questo senso la clientela è disposta a pagare un prezzo adeguato per il nostro lavoro e per i nostri prodotti artigianali», prosegue Clementina Balter.
Infine, una nota organizzativa: «Noi trentini siamo tra i fondatori di Fivi, che sempre di più riesce a dare rappresentanza e valore al nostro essere artigiani di territorio. Ora da poco tempo alla guida di Fivi c’è il “nostro” Lorenzo Cesconi, che è stato per otto anni Presidente del nostro Consorzio prima di me. Per noi è un grande motivo di orgoglio».