Codipra, nel 2018 record di assicurazioni 

Oltre 520 milioni di euro di valori “protetti”. Dopo i disastri del 2017, l’anno in corso si chiude con “solo” 22 milioni di risarcimenti


di Carlo Bridi


TRENTO. Dopo un anno, il 2017, da dimenticare per l’agricoltura trentina a causa della serie di eventi catastrofici registrati (dalla siccità, alle gelate, alle grandinate fino al vento), che hanno determinato ingenti danni per il mondo agricolo provinciale, con risarcimenti per circa 155 milioni di euro si va verso una conclusione del 2018 che - salvo per le aziende dove si sono avuti danni per l’evento catastrofico di fine ottobre - può essere definita complessivamente positiva. Di questo ha beneficiato anche il sistema assicurativo agricolo gestito in Trentino da Codipra. A conclusione dell’annata facciamo il punto con il presidente Giorgio Gaiardelli e direttore Andrea Berti.

Presidente Gaiardelli innanzi tutto qual è stato il valore del prodotto assicurato nel 2018?

L’annata 2018 ha visto il record storico delle assicurazioni, oltre 520 milioni di euro di valori assicurati, praticamente tutti con soluzioni assicurative a garanzie complete (9 eventi atmosferici) ed ulteriori 70 milioni di euro di valori assicurati riferiti a imprenditori trentini che conducono aziende fuori dalla provincia. Questo è stato possibile anche grazie alle condizioni di polizza che sono rimaste pressoché invariate da quelle del 2017 nonostante l’annata difficile e con risultati disastrosi.

In che percentuale la produzione agricola è stata assicurata?

Le percentuali di valore assicurato a livello provinciale sono in continuo aumento e nel 2018 hanno superato l’85% della produzione lorda vendibile trentina, contro una media nazionale del 20%.

Perché il Trentino è sempre leader nell’assicurazione in Italia?

Prodotto ad alto valore aggiunto, sistema associativo condiviso dalla base sociale, efficiente e connesso con cooperative, Provincia Autonoma di Trento, O.P., Cantine e Codipra permettono di operare in maniera ottimale per una consolidata ed efficace gestione del rischio in agricoltura e quindi di ottimizzare le opportunità date dalla Comunità Europea. Il Trentino ha intercettato circa 35 milioni di euro di contributi UE dedicati alla gestione del rischio su un totale di circa 200 milioni a livello nazionale. Questo permette di offrire un costante aumento delle garanzie in polizza, delle tipologie di prodotto e sviluppare nuove soluzioni assicurative e quindi di essere leader per innovazione e utilizzo delle misure contributive.

Qual è il rapporto fra premi pagati dai produttori compresi gli interventi dell’ente pubblico e gli indennizzi liquidati per danni nei vari comparti viste anche le novità introdotte?

I premi per il 2018 sono pari a circa 52 milioni. Il costo per gli agricoltori è circa il 30% il restante 70% viene coperto attraverso contributi dedicati alla gestione del rischio previsti dalla Comunità Europea. I risarcimenti per la campagna appena conclusa sono pari ad oltre 22 milioni, contro gli oltre 155 milioni di risarcimenti avvenuti nel 2017.

La campagna 2018 è stata una annata ricca di novità. La prima e più importante è sicuramente quella dell’abbassamento della soglia dal 30% al 20% nella liquidazione del danno e l’innalzamento delle aliquote contributive al 70% per le tipologie di polizza più complete, oltre al riconoscimento Ministeriale dei Fondi di Mutualità nei quali il Trentino è stato antesignano e la possibilità di attivare gli strumenti di stabilizzazione del reddito nei prossimi mesi.

Presidente Gaiardelli un altro aspetto che ha pesato sui bilanci del passato è stato quello dello spaventoso ritardo del Ministero nella concessione dei contributi comunitari e nazionali previsti dalla normativa in materia. Come vanno le cose quest’anno?

Come spesso accade in Italia nell’imminenza della scadenza si riescono a fare i “miracoli”. Se Agea non fosse riuscita a pagare gli agricoltori in tempo ci sarebbe stata la possibilità di perdere contributi per le regole della Comunità Europea. Questo è stato possibile grazie alle semplificazioni che sono state trovate a livello di sistema e che hanno permesso di mettere in liquidazione circa 32 milioni di euro arretrati nelle ultime settimane, nella sola provincia di Trento.

Direttore Berti, il Trentino è stato antesignano nello sperimentare i fondi mutualistici sia per il sotto soglia che per i mancati conferimenti alle cooperative, ecc. Possiamo fare un sintetico bilancio?

Le attività con i fondi mutualistici sono partire nel 2009 e sino ad oggi possiamo tracciare un bilancio che è sicuramente positivo. Dalla nascita abbiamo liquidato circa 43 milioni di euro nei 6 fondi mutualistici che abbiamo instaurato. Fondi che sono stati presi ad esempio dalla Commissione Europea che ha analizzato in uno studio di settore proprio la positiva esperienze di Co.Di.Pr.A.

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